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MUSE. “La Terra dura più degli imperi”: gli ultimi due incontri

Mercoledì 26 febbraio, scienza, arte e filosofia dialogheranno grazie agli studi della filosofa Paola Giacomoni; sabato 1° marzo, il finissage del progetto proporrà la proiezione del lungometraggio “Forests | Un’evocazione” a cura di Mali Weil

Il suolo, con i suoi minerali e le sue pietre, e le foreste saranno al centro di due incontri ideati nell’ambito del progetto site-specific “La Terra dura più degli imperi. Ambasciata delle diplomazie interspecie” per re-immaginare il nostro rapporto con la natura. 

Mercoledì 26 febbraio, scienza, arte e filosofia dialogheranno grazie agli studi della filosofa Paola Giacomoni; sabato 1° marzo, il finissage del progetto proporrà la proiezione del lungometraggio “Forests | Un’evocazione” a cura di Mali Weil. 

Ripensare le relazioni tra esseri umani e altro dall’umano: è questo il perno attorno a cui ruota il Programma Antropocene del MUSE. Dopo la masterclass di inizio febbraio che ha coinvolto 25 giovani designer, artiste e artisti, creative e creativi da tutt’Italia, gli spazi di MUSE Agorà si animano con due nuovi appuntamenti.  

Mercoledì 26 febbraio alle 18 è in programma il talk “L’intelligenza del suolo”, un incontro tra scienza, filosofia e arte con la filosofa Paola Giacomoni per esplorare la relazione tra umano e non umano attraverso inedite visioni di suolo e pietre. A partire dalle ricerche effettuate per il suo libro di prossima pubblicazione “Filosofia della Terra, per un’alleanza con il Pianeta”, Giacomoni guiderà il pubblico in un dialogo arricchito da immagini e reperti geologici museali, con lettura di testi poetici e scientifici a cura di Giuseppe Calliari

Sabato 1° marzo alle 18, in occasione del finissage dell’installazione La Terra dura più degli imperi, il collettivo Mali Weil proporrà una proiezione speciale del loro primo lungometraggio “Forests | Un’evocazione” (75’, Italia, 2022), che racconta la storia di una relazione a lungo dimenticata: quella tra le foreste e l’Occidente. 
“Forests | Un’evocazione” è una storia, una finzione. Ma è anche un rito per trasformare le categorie attraverso cui pensiamo il mondo, le relazioni e lo spazio politico in cui esistiamo. 

L’ingresso ai due appuntamenti è gratuito con prenotazione su muse.it 

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