“Ci tengo a precisare che lo sciopero di domani (oggi ndr) non è contro il governo ma è una protesta che mira a tutelare l’autonomia della magistratura. Purtroppo questa manifestazione si è resa necessaria per contrastare una riforma, come quella della separazione delle carriere, che ha lo scopo di realizzare un indiscriminato ridimensionamento della magistratura ordinaria: vogliamo argomentare le ragioni del nostro dissenso”.
A dichiararlo, ai microfoni di Radio Cusano, il vice presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Marcello De Chiara, intervenuto nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’ a proposito dello sciopero indetto dall’Anm contro la riforma relativa alla separazione delle carriere.
Successivamente l’esponente de ANM ha poi proseguito: “Sento dire che è stata fatta pressione sui magistrati affinchè aderiscano allo sciopero, ma questo è falso. Ci sono posizioni diverse all’interno della magistratura, ma la sensazione è che l’adesione sarà elevata: la contrarietà a questa riforma è diffusa”.
Marcello De Chiara si è infine soffermato sulle motivazioni della contrarietà affermando: “Si teme per l’indipendenza dei magistrati innanzitutto. Oggi PM e giudici sono equiparati e hanno le stesse garanzie-spiega- ma la riforma punta a staccare dall’associazione i pubblici ministeri e farli passare al vaglio del potere esecutivo. Il timore però- continua De Chiara- è che si voglia fare in modo che il Pm tenga poi conto dei suoi risultati davanti al potere esecutivo. La separazione delle carriere è condizione necessaria perché questo avvenga, e noi non possiamo permetterlo: un PM che opera sotto indicazione del potere è pericoloso per i cittadini, prima che per i magistrati”.