La Madonna di Trevignano è uno di quei casi che si consumano nelle TV italiane, che alla fine, se non avessero avuto tutto il risalto a loro destinato, si sarebbero chiusi da soli. Invece no. L’insulto all’intelligenza del telespettatore italiano consente alle trasmissioni di propinare roba fino a che non venga sequestrata.
Il caso viene sollevato dopo che Gisella Cardia, sensitiva, si sposa con Gianni. Hanno insieme iniziato a percepire dal Marzo del 2016 dei segni che parrebbero essere legati alla Madonna: un viaggio a Medjugorie e una statuetta comprata lì, suggestionano i due, al punto di cominciare a percepire tranfert. Secondo loro Regina della Pace ha lacrimato acqua e sangue e un quadro della Divina Misericordia acquistato in Piazza San Pietro, ha pianto sangue e acqua.
Per molto tempo hanno sostenuto di vedere la Madonna, hanno comprato un terreno, installato un altarino e cominciato a provare a fare del business. Le preghiere, i messaggi ricorrenti, le piccole comunicazioni che arrivano dalla Madonna, tutto condito con molta televisione.
Tutto crolla in poco tempo. Il sangue della Madonna e di Gisella è lo stesso, che Madonna è? La Madonna non piange, il sangue è di Gisella. Il caso si sarebbe chiuso in pochissimo tempo, senza offendere la gente che in TV crede a quello che sente. Il grave è che ancora non ne siamo fuori, perché nessuna ruspa ha osato disintegrare la blasfemia: Gisella e il marito hanno inscenato una truffa internazionale, l’accusa è un macigno. Il santuario sarà abbattuto.
Il legale della falsa veggente, Solange Marchignoli, continua a sostenere che le cose non sono come sembrano, ma intanto c’è una lista di accuse alla veggente Gisella Cardia, all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla, ma la più grave è proprio quella di irretire persone che non sono in grado di opporsi, ovvero a mezzo stampa, in TV, in riunioni di gruppo. L’essere caduta in coincidenza con il COVID, peraltro, ha reso la manipolazione ancora più efficace. Solo il papa, tuttavia, potrà definire la questione, anche se le porte da tempo sono chiuse.
Il tema di interesse, però, è la copertura che questa squinternata insieme al compagno, hanno avuto. Se è vero quel che è vero, cioè che la maggior parte degli infotainment possono essere un mix tra curiosità, gossip e spazzatura, è vero che c’è una bella differenza tra avere una pagina social, un sito e un pratino con le statue oppure essere in TV ogni pomeriggio con un servizio sulla Madonna di Trevignano. La copertura è quell’operazione che consente capillare diffusione di una notizia, che quando sia falsa o sia una truffa, alimenta in questo modo dubbi: anche le peggiori fake news, se sono veicolate da testate o reti che si ritengono autorevoli, hanno un momento di credibilità. MC