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Cormorani. Cavada e Masè vogliono trovare una soluzione al problema

Il Consigliere provinciale della Lega Gianluca Cavada è intervenuto nelle scorse ore per esprimere la propria opinione circa la proposta di mozione “Controllo più efficace della popolazione dei cormorani” presentata dalla Consigliera di Civica Trentina Vanessa Masè.

La proposta di Vanessa Masè si riallaccia alla petizione presentata dall’Unione Pesca Alto Adige, nella persona di Alex Festi. Tale petizione rivolta al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Mare, all’ISPRA e al Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo ha come centro la gestione della popolazione dei cormorani nei territori di Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia.

L’Unione Pesca Alto Adige, nello specifico, ha presentato la propria petizione affinchè venga modificata la “tutela integrale” del cormorano promossa dalla “Direttiva caccia” del 1979.

Dato che negli anni 70′ il cormorano era un animale a rischio di estinzione, era stato previsto di tutelarlo impedendone gli abbattimenti, già dal 1997 però tale popolazione, grazie ad un sensibile aumento, non era stata più soggetta ad alcuna misura speciale di conservazione.

Questo crescente aumento ha fatto sì che nel 2018 il Parlamento Europeo invitasse la Commissione Europea e tutti gli stati membri ad adottare specifiche misure che riducessero drasticamente la popolazione dei cormorani di modo da continuare a garantirne la conservazione della specie senza danni alle altre specie e alle acquacolture.

Tali misure sono state prese perchè i cormorani, da specie da proteggere, sono presto diventati un problema per diversi popolamenti ittici concentrati sopratutto nelle zone alpine, dove è diventato necessario intervenire per evitare l’estinzione di alcuni popolamenti ittici con tassi di fertilità medio bassi.

LUnione Pesca Alto Adige ha consequentemente richiesto al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA di creare le condizioni per permettere a ciascuna regione interessata di poter intervenire sulla popolazione dei cormorani e di poter pianificare prelievi sistematici in tempi brevi, con poca burocrazia per permettere la conservazione delle specie ittiche più a rischio.

Sulla vicenda il Consigliere Gianluca Cavada ha voluto esprimere il proprio sostegno alla causa dichiarando: “Mi trovo pienamente d’accordo sulla proposta di prevedere un controllo più efficace della popolazione di Cormorani, uccello ittiofago, visti gli enormi danni provocati da questo volatile predatore sia agli impianti ittiogenici, sia e soprattutto nelle acque libere, dove da molti anni ormai si è visto un aumento dei danni causati da questa specie, in special modo nella predazione della trota marmorata, specie pregiata e autoctona“.

Proseguendo nel suo intervento il Consigliere di Lega Salvini Trentino ha evidenziato come sia necessario agire con rapidità per non vanificare il lavoro fatto da Provincia, associazioni di pesca e volonari nella tutela delle specie ittiche, e sopratutto per porre un freno all’incipiente attività predatoria dei cormorani.

Successivamente Cavada ha ricordato come attualmente sia in vigore, dal 2015, un piano di controllo della popolazione dei Cormorani e come, tale piano preveda 75 abbattimenti a stagione e prelievi fino ad un massimo di 375 esemplari nel periodo tra ottobre e marzo.

“Sono quindi totalmente d’accordo nel chiedere un controllo più efficace ed incisivo, dato che l’attuale piano si è dimostrato inadeguato ed insufficiente nell’attuare un efficace controllo delle invasiva presenza del Cormorano in Trentino” ha infine concluso il Consigliere di Lega Salvini Trentino.