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Ambiente

Dalla Nuova Zelanda alla Scandinavia: la lotta contro i rifiuti

Salita alle cronache europee in Agosto, perché dopo Francia, Belgio, Cina, Hawaii e California ha dato l’addio alle borse di plastica monouso, detti sacchetti di plastica, che intasavano le coste del suo mare, la Nuova Zelanda affronta adesso (a partire da ottobre corrente) un problema che in realtà ci ricorda qualcosa di attuale anche in Italia: le discariche abusive. Dopo gli scandali di Henderson Island e delle isole di plastica, dopo il problema inquinamento dei pesci, che sono fonte di commercio internazionale, oltre che cibo, la Nuova Zelanda inverte la rotta. Imitando – seppure con notevole ritardo – i paesi scandinavi e precorrendo i tempi rispetto ai suoi “vicini” geografici sul planisfero.
Da questo autunno infatti la regione della Nuova Zelanda, famosa per le viste incantevoli ma anche per la contaminazione del suolo, ha avviato un doppio progetto di recupero ambientale rivolto – da una parte – alle campagne tradizionali, cioè di allevamento e coltivazione, dall’altra alla rimozione delle discariche abusive e dei depositi di immondizie nella foresta del nord.
Lo scandalo scoppiato in agosto è iniziato perché per la prima volta è stata denunciata la presenza di gomma, pneumatici e altro, sotterrata nel suolo, oltre 60 tonnellate di copertoni e simili, a Kaipara. Il Ministero dell’Ambiente della Nuova Zelanda quindi in settembre ha avviato un controllo, sia nelle aree di campagna che nei boschi, aiutato (anche) dalle auto denunce dei cittadini neozelandesi. Morale della favola: oltre alle tonnellate di gomma e copertoni e altri derivati simili sono state rivenute diverse discariche abusive (sempre di materiale sotterrato) con contenuti dei più vari: da automobili rottamate alla meno peggio a elettrodomestici, da grandi contenitori di barile in ferro a piccoli oggetti domestici e casalinghi, etc..
Il risultato finale di questa grande operazione, conclusasi il 15 ottobre scorso, ha portato alla luce nell’area della Northland a Whangarei l’ultimo dei siti inquinati messi in lista per la bonifica. Si sono avviati anche progetti per la costruzione di eventuali discariche moderne.
E’ assolutamente ad oggi una novità – quella della Nuova Zelanda – che ha deciso di lottare contro l’inquinamento del suolo e dell’oceano, interessata in particolare per il gravissimo problema delle acque oceaniche contaminate, fonte di vita per i neozelandesi.
Il progetto della Nuova Zelanda è semplice: puntare a un risultato similare a quanto gestito nella penisola scandinava, che per caratteristiche ambientali rappresenta la parte ribaltata del globo, circondata da Oceano e da golfi, quindi soggetta alla contaminazione reciproca suolo – acqua e acqua – suolo.
In notevole ritardo rispetto alle politiche ambientali europee, ma in odore di attualità, per l’Asia la Nuova Zelanda rappresenta un esempio importante che fa ben sperare, nella lotta contro l’abuso della plastica e dei materiali derivati e per le buone prassi di riciclo e di smaltimento dei rifiuti. Tuttavia, sia in Nuova Zelanda, che sale alle cronache oggi, come fino ad oggi in Italia non è stata ancora trovata una alternativa rigorosa alle discariche.
Il problema delle discariche è attuale anche in Italia: nonostante il gran da fare pre elettorale ad oggi il Governo in carica Giallo-Verde non ha ancora rilanciato alcuna proposta a livello nazionale (pur coscienti che il problema è di competenza interegionale).
Non solo, ma nel piano presentato in questi giorni non sono state indicate linee guida o orientamenti moderni in tema di riqualificazione delle discariche e dei prospetti a lungo termine per la svolta sui rifiuti e sull’ambiente o sull’energia.
Date le premesse ci saremmo aspettati anche questo, oltre alle iniziative per le aree disagiate e terremotate, ad esempio Ischia.
E’ tuttavia urgente pensarci: dal Nord al Sud del mondo uno dei problemi più gravi dell’umanità è cercare di salvarsi dall’essere fagocitati dalle immondizie.
A cura di Martina Cecco
info da NZ Herald – Newsie – Radio NZ
foto: Henderson Island da Kialoa2