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Caso Sea Watch. Per il leghista Zanni "un problema senza ipocrisia"

Marco Zanni, europarlamentare della Lega, capogruppo di Identità e Democrazia all’Europarlamento, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, per commentare i recenti sviluppi sorti intorno al caso della nave Ong Sea Watch.

In merito alla vicenda Sea Watch, l’europarlamentare Zanni si è lasciato andare dichiarando: “siamo gli unici che mettono in evidenza un problema senza ipocrisia. Non è l’Italia che manca, è l’Europa che manca su due punti: la capacità di gestire il fenomeno migratorio e le ong. L’autorità europea sta appaltando il compito di garantire la sicurezza e i confini ad aziende private quali sono le ong. Per me questo è il nodo della questione. Può un’autorità pubblica come l’UE appaltare la difesa dei confini e la gestione dei flussi migratori a delle società private? Non si mette in dubbio il fatto che persone che rischiano l’annegamento debbano essere salvate, si mette in dubbio il modus operandi di queste ong che hanno rapporti con gli scafisti, questo è stato dimostrato, e quindi si configura un’ipotesi di favoreggiamento dei flussi migratori irregolari”.

Marco Zanni ha poi proseguito,usando parole forti nei confronti dell’Operazione Triton e della Missione Sophia: “si sono dimostrare insufficienti nel contrastare il fenomeno e gravavano su pochi Paesi, su uno in particolare. Se nessuno in Europa vuole prendersi questi migranti, evidentemente l’accoglienza di chi non ha diritto e la redistribuzione non funzionano. Allora troviamo il modo per far vivere queste persone in modo dignitoso nei loro Paesi. Sono stati mandati diversi miliardi di euro in Africa, ma questi fondi vengono gestiti in maniera dispersiva, spesso sempre da queste ong. Se deve essere l’Italia il primo porto di sbarco a noi questa soluzione non va bene. Il problema sono i migranti economici, cioè persone che secondo gli accordi internazionali non avrebbero diritto alla protezione internazionale”.

Infine, l’europarlamentare della Lega, si è soffermato sulla spinosa tematica della gestione dell’accoglienza dei migranti concludendo: “nessun Paese, sia socialmente sia economicamente, ha la capacità di accogliere il numero di migranti economici che nei prossimi anni arriveranno solo dall’Africa. Pensare di accoglierli tutti significherebbe la distruzione sociale del nostro continente. Purtroppo dobbiamo fare i conti con una cosa che si chiama democrazia e se i cittadini europei chiedono la sicurezza dei confini noi come legislatori dobbiamo concretizzare questa richiesta dei cittadini. Se parliamo di redistribuzione non troveremo mai un accordo. Salvini è presente sui tavoli europei, soprattutto sul tema della gestione dei flussi migratori, anche l’approccio del Ministero dell’Interno che viene considerato duro è un approccio che si è reso necessario per far capire all’Europa che non si poteva andare avanti come prima. In Europa devi fare la voce grossa, se fai il buonista ti mangiano in testa e hai solo da perdere. Alcune persone vengono accolte dalla Chiesa cattolica, ma attenzione, io ho il dubbio che queste persone vengano accolte in strutture di proprietà della chiesa ma che poi queste persone abbiano un costo per lo Stato italiano. Questo andrebbe approfondito”.