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Conte incontra i vertici UE a Bruxelles: "chi non parteciperà alla ripartizione dei migranti ne risentirà finanziariamente"

Dopo aver incassato la fiducia dal Senato il premier Giuseppe Conte nella giornata odierna è volato a Bruxelles per tenere una serie di incontri con il Presidente eletto della Commissione Europea Ursula von der Leyen, con il presidente uscente Jean Claude Juncker, con Donald Tusk attuale Presidente del Consiglio Europeo e con Charles Michel (il successore di Tusk).

Attraverso il suo profilo ufficiale Facebook il Premier nelle ore precedenti agli incontri dichiarava come non ci fosse tempo da perdere e come gli obiettivi per l’Italia e gli italiani fossero tre: modificare il Patto di stabilità per favorire la crescita, superare il Regolamento di Dublino e una serie di interventi straordinari per favorire il Meridione nel suo sviluppo e nella sua crescita.

A margine degli incontri il Premier Conte parlando con la stampa ha evidenziato alcune tematiche sui cui il nuovo esecutivo italiano vuole puntare: “abbiamo bisogno di un po’ di tempo per fare l’Italia digitale, dobbiamo ri-orientare il sistema industriale verso la green economy, dobbiamo fare investimenti che ci consentano di orientare lo sviluppo verso una maggiore occupazione e vogliamo in modo trasparente fare un patto con Ue su questo che è il nostro programma“.

Proseguendo nel suo intervento il Premier italiano ha toccato anche il delicato tema dei migranti, evidenziando come chi non parteciperà alla suddivisione dei migranti a livello europeo ne risentirà sensibilmente sul piano economico. Aggiungendo poi come sia necessario gestire a livello europeo la filiera dei rimpatri.

Successivamente Giuseppe Conte ha parlato anche dell’argomento degli incontri avvenuti con le alte cariche dell’UE aggiungendo: “il nostro obiettivo è la riduzione del debito, non stiamo dicendo che non vogliamo i conti in ordine ma lo vogliamo fare attraverso una crescita ragionata e investimenti produttivi”. “Consentiteci di realizzare questi investimenti e per un po’ di tempo lasciateci realizzare questo progetto”.

Infine il Presidente del Consiglio ha parlato della funzione assolutamente rilevante che l’Italia svolgerà in Europa, aggiungendo: “occorre sostenere gli investimenti, a partire da quelli ambientali e sociali nell’ottica di uno sviluppo sostenibile che dia nuovo impulso al mercato del lavoro italiano, evitando un’impostazione di bilancio pro-ciclica non adeguata alle prospettive economiche del continente”