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Mafia Capitale: Nicola Zingaretti e l'archiviazione (di riguardo) dei Pm

La Procura di Roma ha chiesto al gip di archiviare la posizione di Nicola Zingaretti per ‘Mafia Capitale’. La notizia è di due giorni fa, tuttavia in pochi ne sono tuttora a conoscenza. Così Zingaretti, presidente della regione Lazio sotto inchiesta per due episodi di corruzione e per un caso di turbativa d’asta, indagato in rigoroso silenzio, oggi timidamente balza agli onori della cronaca per la sua assoluzione.
A differenza di Gianni Alemanno, elemento scomodo ai media di turno – sia prima che dopo il processo, conclusosi anch’esso con l’assoluzione e l’archiviazione del ‘416 bis’ per l’ex sindaco di Roma, sempre sulle prime pagine di tutti i giornali – questa volta la procura è stata ben attenta nel custodire il segreto riguardante il processo sul governatore PD del Lazio.
Quello “strano riguardo” dei Pm, da Fini a Sala, fino a Zingaretti non sorprende coloro che, oggi stesso e con due anni di ritardo, vengono a conoscenze dell’indagine a loro carico. “Sarà mica una coincidenza?”, sembrano domandarsi gli stessi che da sempre combattono per smascherare l’immensa ‘bolla mediatica’ che ha coinvolto solo alcuni nel processo di Mafia Capitale. La gogna mediatica, infatti, è toccata a pochi prescelti tra i 116 inquisiti prossimi all’archiviazione. Quest’ultimi tutti risparmiati dalla macchinazione mediatica dei giornalisti di turno. Ovviamente nell’attesa che il gip dica l’ultima parola.
Nel frattempo a dire la sua è lo stesso Zingaretti, che ci tiene a ringraziare le istituzioni, compresa la procura: “Ho appreso dalle agenzie di stampa che la Procura di Roma ha svolto delle indagini a seguito delle accuse che mi vennero rivolte da Salvatore Buzzi, che io querelai. Ora, dopo le doverose indagini compiute, la Procura ha chiesto l’archiviazione in attesa del pronunciamento del Gip. Continuo sereno la mia attività e ringrazio la Procura per la serietà con cui ha svolto i dovuti accertamenti”.
Una vera fortuna uscire indenni da coinvolgimenti giudiziari, soprattutto per politici e figure  di primo piano che sull’immagine hanno puntato tanto in questi anni. E si sa, un avviso di garanzia può segnare molto l’immagine di una persona, anche se innocente o presunta tale. Così i miracolati oggi ringraziano, per qualcuno “giustizia è stata fatta”.
Si, ma solo per qualcuno.
di Giuseppe Papalia
[Photocredit: etrurianews.it]

Riguardo l'autore

giuseppepapalia

Classe 1993. Giornalista pubblicista, consulente di comunicazione per i deputati al Parlamento europeo, corrispondente da Bruxelles. Una laurea in scienze della comunicazione e una magistrale in giornalismo con indirizzo “relazioni pubbliche” all'Università degli studi di Verona. Ha collaborato con alcuni giornali locali, riviste di settore e per alcune emittenti televisive dalle istituzioni europee a Bruxelles e Strasburgo. Con TotalEU Production dal 2019, ho collaborato in qualità di social media manager e consulente di comunicazione politica.