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Ministero invia ispettori agli Ospedali di Bolzano e Brunico. Nicolini (M5S): " la sanità altoatesina sta boccheggiando da troppo tempo"

Il Consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle Alto Adige Diego Nicolini ha voluto commentare, attraverso una nota, le decisione del Ministero della Salute di inviare alcuni ispettori per effettuare accertamenti sugli ospedali di Bolzano e Brunico.

Nicolini dopo aver espresso la propria soddisfazione per tale decisione ha aggiunto: “avevo spiegato personalmente al Ministro Grillo, a maggio durante il nostro incontro in Ministero, che la sanità altoatesina sta boccheggiando da troppo tempo, che i cittadini lamentano liste d’attesa incompatibili con il concetto di salute, disservizi molto gravi ed un CUP disfunzionale; mentre il personale, portato allo stremo, denuncia una situazione umanamente e professionalmente insostenibile che è a monte di un turnover disastroso. Avevo portato anche all’attenzione del direttore generale questi problemi, ma lui non ci aveva risposto.” 

Il Consigliere pentastellato ha poi evidenziato come siano state numerose le segnalazioni da parte dei cittadini e del personale sanitario circa la difficili situazione in cui versa la sanità altoatesina, aggiungendo come l’intero movimento porti avanti, con dedizione, la battaglia “per una sanità altoatesina efficiente, improntata alla trasparenza e alla meritocrazia” al fine di offrire il migliore dei servizi alla comunità.

Nicolini, proseguendo nel suo intervento, ha toccato il delicato tema della carenza di personale medico in Alto Adige: “è chiaro che la carenza di medici è un grosso problema al quale è necessario trovare soluzioni adeguate, ma l’obiettivo deve essere quello di garantire che chi opera sia adeguatamente preparato oltre che in numero consono. La spinta della SVP verso l’assunzione di medici neolaureati anziché al penultimo ultimo anno di specializzazione, come previsto dal piano nazionale, è estremamente pericolosa per la salute dei nostri concittadini. Aumentare il numero di operatori, se questi non sono ancora preparati, non risolverà il problema. Si creerebbe un ostacolo al corretto funzionamento delle strutture ospedaliere”.

Infine, concludendo la nota, il Consigliere Diego Nicolini ha parlato del parallelismo tra bilinguismo e sanità asserendo: “per noi il bilinguismo è una ricchezza e un valore imprescindibile per questa nostra comunità. Ma per quanto concerne la sanità è doveroso procedere in base alle priorità. Reparti aperti, efficienti e funzionali al benessere dei cittadini, questo è prioritario rispetto al bilinguismo che, come la proporzionale devono essere derogati, in questo caso. Se i rappresentati del personale medico ed infermieristico ci spiegano che questi due fattori impediscono una risoluzione del problema, li dobbiamo ascoltare. Ai cittadini non interessa se il medico appena assunto sappia già parlare l’altra lingua:  per il cittadino che ha bisogno di cura è importante in primo luogo che il medico ci sia, sia competente e lo sappia curare. I concetti di Autonomia e bilinguismo devono tornare ad essere sinonimo di modernità, di avanguardia anzi, di condivisione, di varietà e ricchezza. Con questa SVP sono solo uno scoglio dietro cui nascondere la mano dopo aver lanciato il sasso”.