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Attualità Politica

Nicola Porro e Virus "epurati" dalla Rai: la fine del talk politico pubblico

Virus è stato cancellato dai palinsesti di Rai2. Questa mattina il direttore me lo ha comunicato. Faccio il giornalista e questa mi sembra una notizia”. Così Nicola Porro annuncia su Facebook la cancellazione del suo programma, suscitando numerose polemiche e dubbi in merito.
L’annuncio, diramato poche ore fa dallo stesso conduttore televisivo del programma di Rai2, conferma le indiscrezioni di stampa che già da alcuni giorni circolavano in merito alla cancellazione dal palinsesto del famoso talk politico. E poco importa se tuttavia Porro ci tiene a ribadire che “fino al 2 giugno ci siamo”, poiché le polemiche mosse hanno già fatto parlare numerose figure politiche e di spicco.
Sulla questione infatti, arriva immediato il commento di Giorgia Meloni, candidata a sindaco di Roma: “Due dei giornalisti non allineati con il governo Renzi – afferma la leader di Fratelli d’Italia – vivono un momento difficile della loro carriera: Maurizio Belpietro dopo aver diretto per molti anni egregiamente il quotidiano Libero non sarà più direttore e Nicola porro, l’unica voce del centrodestra nel palinsesto Rai non condurrà più Virus. Chiudono la bocca a chi non è nelle grazie del premier. Possibile che nessuno abbia qualcosa da dire? Dove sono i difensori della libertà di stampa?”
Libertà di stampa a parte la vera domanda è un’altra : quali sono i motivi dello stop?Secondo quanto affermato dallo stesso Nicola Porro “i motivi non sembrerebbero riguardare gli ascolti e nemmeno l’ultima puntata sui vaccini”, puntata che aveva creato indignazione, da parte dell’opinione pubblica, attorno alla figura di Red Ronnie, e che ha portato due deputati del Pd, Anzaldi e Lenzi, a presentare un’interrogazione in Vigilanza Rai. I motivi, così come le ragioni, restano attualmente sconosciute. Resta da capire fino a quando.
Tuttavia, sulla scia Belpietro, e (forse) Giannini, anch’esso recentemente attaccato dai fedelissimi Renziani dopo aver usato l’espressione “rapporto incestuoso” parlando del caso sollevato attorno a Banca Etruria, Porro si ritrova ad essere l’ennesimo giornalista messo “alla porta” da un sistema giornalistico e televisivo certamente ambiguo e, a detta dei più, rischiosamente dittatoriale e manipolatorio.
Non solo Giorgia Meloni, ma anche Caparini (parlamentare della Lega Nord) interviene sul caso, affermando “ieri Belpietro, oggi Porro, domani forse Giannini. È proprio vero che Renzi riesce in ciò in cui Berlusconi falliva. I suoi editti bulgari sono immediatamente esecutivi. Queste epurazioni compiute dall’ayatollah Renzi per mano del pasdaran Verdini nel silenzio complice del Pd e della sinistra sono il segno dei tempi”.
Sarà che forse Virus rappresentava per diversi un programma ancora troppo libero e poco omologato, forse sconveniente. Resta il fatto che in molti, nei commenti sui social network pubblicati in queste ore, sembrano non capire il motivo di tale cancellazione.
Perché, oltre a non capirne il reale motivo, sono ora numerosi coloro che si schierano a favore di Porro contestando la “Rai di Renzi”. Una Rai che, ricordiamolo, è pubblica e pagata con i soldi dei cittadini. E tra Mediaset di Berlusconi e Rai pubblica qualche differenza dovrebbe ancora esserci. Forse che la prima, pur essendo privata, risulta (nei fatti) meglio della seconda?
di Giuseppe Papalia
 

Riguardo l'autore

giuseppepapalia

Classe 1993. Giornalista pubblicista, consulente di comunicazione per i deputati al Parlamento europeo, corrispondente da Bruxelles. Una laurea in scienze della comunicazione e una magistrale in giornalismo con indirizzo “relazioni pubbliche” all'Università degli studi di Verona. Ha collaborato con alcuni giornali locali, riviste di settore e per alcune emittenti televisive dalle istituzioni europee a Bruxelles e Strasburgo. Con TotalEU Production dal 2019, ho collaborato in qualità di social media manager e consulente di comunicazione politica.