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Paccher: "L'Orso M49 è pericoloso. Gli ambientalisti come si comporterebbero di fronte a lui?"

“L’Orso M49 è pericoloso”, a dirlo in una nota stampa il Consigliere provinciale della Lega Salvini Trentino Roberto Paccher che ha poi voluto porre due domande agli ambientalisti di cui una è: “Agli ambientalisti che in questi giorni si sono tanto prodigati nel difendere l’orso pongo solo una domanda: voi cosa fareste se vi ritrovaste di fronte a M49?”.

Ad avviso di Paccher la sua pericolosità non è stata stabilita dalla Giunta Fugatti nè la politica e la sua ricattura è un atto dovuto per tutelare la sicurezza delle persone. L’aggressività di questo animale è stata ampiamente documentata e la scelta di un intervento tempestivo concertata con l’Ispra – l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, convocato a Trento dal Commissario del Governo Sandro Lombardi, che ne aveva, già a giugno, confermato la pericolosità.

Paccher ha poi voluto ricordare che: “Sono tre anni che questo animale compie attacchi nei confronti del bestiame degli allevatori delle Valli Giudicarie e della Val Rendena. La sua cattura è stata un atto dovuto e di responsabilità da parte della Provincia Autonoma di Trento. La fuga testimonia l’indole pericolosa di questo animale e la sua ricattura è una doverosa necessità per tutelare la vita delle persone, di tutte quelle famiglie che serenamente vogliono passeggiare lungo i nostri sentieri e, non per ultimi, degli agricoltori”.

Ad avviso di Paccher la polemica strumentale di questi giorni è incomprensibile: sta alimentando il fuoco di chi vuole danneggiare l’immagine della nostra terra e coloro che oggi attaccano la gestione della situazione, sono gli stessi che nel passato hanno preso le scelte che hanno portato a generarla.

Non è certo stata una decisione della Giunta Fugatti quella di reintrodurre l’orso nella nostra terra, né è alla politica di oggi che si può imputare il proliferare di animali che trovano difficoltà nel convivere in un territorio oggi così popolato. In questi giorni stanno circolando da parte delle opposizioni numerose inesattezze, tra cui quella che l’orso è stato portato in Trentino orientale ora da Fugatti quando prima mai c’era stato, inesattezze utilizzate per distorcere la realtà storica e dei fatti al solo scopo di farsi notare dall’opinione pubblica come difensori di un animale che è un “potenziale assassino di donne, uomini e bambini”.

Ad avviso di Roberto Paccher l’auspicio è che nel più breve tempo possibile l’orso fuggito venga ritrovato e che si possa agire – a livello politico – affinché si creino quelle condizioni per cui questi episodi così spiacevoli non si ripetano, mettendo sempre al primo posto la sicurezza dei cittadini che sul territorio vivono e lavorano. “Agli ambientalisti – conclude Paccher – che in questi giorni si sono tanto prodigati nel difendere l’orso pongo solo una domanda: voi cosa fareste se vi ritrovaste di fronte a M49? E per quale motivo l’ambientalista si mette a difendere l’animale più forte, in questo caso l’orso, e non gli animali da pascolo che vengono uccisi da questo?”