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Richiedenti asilo. Botta e risposta tra Ambrosi (Lega) e Coppola (Futura 2018)

Lucia Coppola, Consigliere provinciale di Futura 2018, nella giornata odierna ha voluto rispondere, attraverso una nota, alle dichiarazioni dello scorso 8 giugno della Consigliera di Lega Salvini Trentino Alessia Ambrosi circa le problematiche relative all’accoglienza e ai richiedenti asilo.

La Consigliera Ambrosi nelle scorse ore aveva evidenziato come non fosse d’accordo con le decisioni prese dalla precedente Giunta provinciale che, sposando la tesi dell’accoglienza diffusa, aveva sparso i richiedenti asilo nelle valli e nei comuni che avevano dato disponibilità. Alessia Ambrosi, aveva poi aggiunto come fosse fondamentale identificare al meglio lo status giuridico di queste persone per evitare che i richiedenti diventino, come accade troppo spesso, migranti economici.

Proseguendo nel suo intervento la Consigliera leghista aveva rincarato, dichiarando: “al di là di quelle che possono essere considerazioni personali, la cosiddetta accoglienza diffusa non ha fatto altro che capillarizzare, sul territorio provinciale, una rete di cittadini extracomunitari utilizzata da alcuni richiedenti asilo per fini illeciti. Si pensi, ad esempio, alle organizzazioni della mafia nigeriana. Tale rete ha permesso alle varie organizzazioni dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti e composte proprio da cittadini extracomunitari e richiedenti asilo, di raggiungere e diffondersi facilmente nelle valli ed in zone poco controllate. Questo ha reso più difficile il controllo ed il contrasto a tale fenomeno da parte delle Forze dell’Ordine, che fisiologicamente nelle valli sono meno presenti. Contestualmente si sono verificati molti episodi di aggressioni sui mezzi pubblici (ferrovia Trento – Malè e ferrovia della Valsugana) e rinvenimenti di siringhe usate da tossicodipendenti sia a bordo di corriere sia nei parchi delle valli. Infine, operatori delle Forze dell’Ordine hanno confermato che in piazza Dante a Trento sono stati spesso identificati, e talvolta denunciati per possesso di stupefacenti, molti richiedenti asilo residenti nelle valli. Ma frequentemente è stato riscontrato anche il fenomeno inverso, ovvero richiedenti asilo residenti a Trento (o Rovereto) controllati e talvolta denunciati nelle valli”.

Alessia Ambrosi aveva infine ricordato come la decisione della Giunta di concentrare i richiedenti asilo nel centro principale di Trento, chiudendo quelli periferici, fosse stata presa per rendere più agevole il controllo degli stessi e di eventuali attività illecite. Aggiungendo come, grazie anche alle politiche nazionali di Matteo Salvini, il numero di richiedenti fosse dimezzato rispetto alla precedente amministrazione, mentre quello delle forze dell’ordine fosse sensibilmente aumentato.

Le dichiarazione della Consigliera leghista, non hanno trovato d’accordo Lucia Coppola che, sempre attraverso una nota, ha voluto replicare alla collega dichiarando: “nel merito del comunicato stampa della consigliera Alessia Ambrosi (Lega), tengo a precisare che nelle scorse elezioni provinciali l’affluenza alle urne è stata del 62,81% (meno 11% rispetto alle precedenti elezioni provinciali). La Lega ha ottenuto il 27,09% di consensi tra i votanti, Agire per il Trentino il 2,14, Forza Italia il 2,82, Civica Trentina il 4,62, Progetto Trentino il 3,2, Associazione Fassa lo 0,98. Sommati rappresentano il 40,88% dei votanti, ma solo il 25,87% degli aventi diritto al voto. Questa premessa serve per ribadire che coloro che stanno governando il Trentino rappresentano solo un quarto della popolazione trentina”.

La Consigliera di Futura 2018 ha poi rincarato ricordando come, attualmente, il Centro “Residenza Fersina” di Trento sia decisamente sovraffollato “per garantire ai richiedenti asilo e agli educatori condizioni di vita adeguate e dignitose”. Aggiungendo poi come l’accoglienza diffusa sia l’unica possibilità di integrazione sociale e lavorativa nel tessuto Trentino.

Infine, concludendo il suo intervento, Lucia Coppola ha evidenziato: “Risulta evidente a chiunque sappia leggere i fenomeni con occhio scevro da pregiudizi o giudizi sommari che questo modo di procedere presuppone il fallimento di un progetto di accoglienza esemplare come quello trentino, a cui molte regioni guardavano come modello da prendere ad esempio. Il Trentino del futuro, sulla base della sua tradizione di accoglienza, terra di migranti e di confine, non può che andare nella direzione di essere umano e accogliente nei confronti di persone che vengono da esperienze atroci e che approdano in Europa in cerca di pace dignità e lavoro. Ricordo alla consigliera Ambrosi e al suo partito che queste persone ora sono prive dei corsi di lingua necessari per la loro integrazione e risentono pesantemente dello smantellamento delle strutture provinciali di sostegno, anche in assenza della possibilità, alla Residenza Fersina, di svolgere attività, laboratori, apprendere la lingua, i diritti e i doveri sulla base della nostra Costituzione, in luoghi adeguati, con personale qualificato (ricordo i 140 operatori italiani licenziati). Grazie alla politica leghista, miope e inadeguata, la tanto declamata sicurezza dei Trentini, in queste condizioni, genererà solo insicurezza, marginalizzazione e disumanità. Ma forse questo è l’obiettivo ultimo dell’attuale Giunta: creare ad arte disagio, insofferenza, insicurezza, impossibilità di svolgere attività lavorative e culturali. Tutto ciò per creare un clima di intolleranza che giustifichi le politiche contrarie alla integrazione e all’accoglienza. Sarebbe interessante invece ascoltare i territori e le rispettive amministrazioni nei quali i migranti sono stati accolti diventando parte integrante di quelle realtà.