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Cinema. Antonio Albanese: “Cento domeniche? Non ho trovato la fila di produttori per farlo, è un tema delicato, ci ho messo tanto entusiasmo”

Albanese, protagonista e regista del film 'Cento domeniche', ha esordito proprio parlando della pellicola e, ai microfoni di Rai Radio2 ha raccontato: "Tratta di un tema delicato, ci ho messo tanto entusiasmo, con l'aiuto di consulenze importanti e di un gruppo di attori straordinario. Sono molto contento di questo film.

Antonio Albanese è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del programma “Non è un Paese per Giovani”, condotto da Massimo Cervelli e Tommaso Labate, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13.30 per parlare, tra le varie, del suo nuovo film “Cento domeniche” e del cinema italiano in generale.

Albanese, protagonista e regista del film ‘Cento domeniche’, ha esordito proprio parlando della pellicola e, ai microfoni di Rai Radio2 ha raccontato: “Tratta di un tema delicato, ci ho messo tanto entusiasmo, con l’aiuto di consulenze importanti e di un gruppo di attori straordinario. Sono molto contento di questo film. Qualche lungaggine a livello produttivo c’è stata, non ho trovato la fila di produttori fuori per un tema del genere, mi aspetto un premio da qualche banca, perché comunque trattiamo una storia vera e raccontiamo che il problema non è del sistema banche, ma di una o due persone che possono infettare qualunque sistema. Abbiamo raccontato non una storia vera ma tante storie vere. Fondamentalmente questo è un film vitale, positivo, che racconta un tema e fa notare come può esistere un’ingiustizia del genere. Desideravo da tanto tempo fare questo film. Si parte sempre dalla sceneggiatura, che è un settanta percento di un film”. 

Proseguendo, Antonio Albanese, ha aggiunto: “Ho sempre trattato il sistema del lavoro, è un tema che mi è caro, arrivo da lì, da una famiglia operaia, mio padre andava a letto non perché non trovasse niente di interessante da vedere in tv, ma perché era stanco”.

Infine, concludendo il suo intervento, l’attore e regista si è espresso anche sul momento del cinema italiano: “Da spettatore ho sempre il desiderio di vedere delle cose diverse. Paola Cortellesi ha fatto un film che desiderava fare e l’ha fatto con tanto amore. Io desideravo fare questo film e l’ho realizzato rinunciando anche ad altre cose. Chissà se ora il pubblico raccoglierà”.