Home » "I Beatles sono meglio di Gesù", la frase di John Lennon che scandalizzò il mondo
Cultura

"I Beatles sono meglio di Gesù", la frase di John Lennon che scandalizzò il mondo

I Beatles sono stati un gruppo musicale pop-rock inglese attivo tra gli anni ’60 e 70′ del ‘900, considerati internazionalmente una delle migliori band mai esistite. Composta da John Lennon, Paul Mc Cartney, George Harrison e Ringo Star, la band ha composto alcuni dei più grandi successi musicali di tutti i tempi tra cui spiccano canzoni come “Let it be”, “Hey Jude”, “Help”, “Yellow Submarine” e “Yesterday” solo per citarne alcune.
Tralasciando la conclamata carriera musicale dei Beatles, il gruppo di Liverpool nel corso degli anni è diventato famoso anche per le numerose polemiche che hanno accompagnato il complesso durante tutta la loro carriera.
Una tra le più interessanti risale all’11 agosto 1966 quando John Lennon fu “costretto” a convocare una conferenza stampa a Chicago per spiegare e giustificare il contenuto della frase riferita alla religione cristiana: “Il Cristianesimo è destinato a svanire. Chi vivrà vedrà se ho ragione o no. I Beatles sono più popolari di Gesù Cristo adesso. Non so chi morirà per primo. Il Rock and Roll o il Cristianesimo. Gesù era nel giusto, ma i suoi discepoli non lo erano altrettanto.”
Questa frase era stata detta da John Lennon il 4 marzo 1966, quando durante un’intervista condotta dal giornalista Maureen Cleave il leader dei Beatles aveva dichiarato che il suo gruppo era più famoso di Gesù generando non poche polemiche tra la comunità cristiana di tutto il mondo.
Sebbene ora è stato appurato che le dichiarazioni di Lennon furono mal interpretate e strumentalizzate ad hoc per farle apparire più gravi di quanto fossero, ai tempi questa intervista ebbe un incredibile risalto mediatico. Il gruppo in procinto di partire per una tournèe negli Stati Uniti fu travolto dalle polemiche, negli U.S.A. il Ku Klux Klan e  diversi gruppi religiosi iniziarono una vera e propria campagna per cercare di impedire ai Beatles di esibirsi arrivando addirittura a fare veri e propri falò con gli album della band.
La vicenda assunse contorni talmente ampi che al manager del gruppo Brian Epstein arrivarono decine di lettere che minacciavano di morte John Lennon e i suoi compagni. Il contenuto violento dei messaggi fece meditare i Beatles di annullare la serie di concerti in terra americana ma, alla fine sotto le pressioni di Epstein venne deciso che John Lennon avrebbe convocato una conferenza stampa per spiegare il reale contenuto delle sue dichiarazioni.
Così l’11 agosto 1966 a Chicago John Lennon affiancato da Paul Mc Cartney, Ringo Starr e George Harrison dichiarò: “Non sono contro Dio, contro Cristo o contro la religione. Non avevo alcuna intenzione di criticarla. Non ho affatto detto che noi eravamo migliori o più famosi … e non ho paragonato noi a Gesù Cristo come persona o a Dio come entità o qualsiasi altra cosa esso sia (…) Ho detto che avevamo più influenza sui ragazzi di qualsiasi altra cosa, compreso Gesù (…)Se avessi detto che la televisione era più popolare di Gesù probabilmente l’avrei passata liscia.”
Questa seconda dichiarazione permise ai Beatles di esibirsi in terra statunitense appianando momentaneamente l’ira degli americani. Il tour potè così proseguire non senza qualche difficoltà, la più grande si presentò a Memphis quando dalla folla venne gettato un petardo sul palco che fece interrompere il concerto per qualche minuto.
Fortunatamente la tournèe americana dei Beatles si concluse senza particolari incidenti, ma le polemiche relative alle dichiarazioni di John Lennon spiegano perfettamente il risalto mediatico che il gruppo di Liverpool aveva all’epoca e spiegano perfettamente il valore che la band assunse durante la sua carriera musicale.
Carlo Alberto Ribaudo