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Cultura

Kevin Spacey pedofilo? tutti a Hollywood sapevano

Ad appena poche settimane dallo scandalo sessuale che ha coinvolto il produttore Harvey Weinstein ecco che una nuova bufera si è abbattuta sul cinema americano. Questa volta nell’occhio del ciclone è finito l’attore due volte premio oscar Kevin Spacey, reo di aver molestato sessualmente il collega Anthony Rapp quando quest’ultimo aveva 14 anni nel 1986.
Secondo la ricostruzione dei fatti di Rapp i due si sarebbero conosciuti durante uno spettacolo teatrale e, dopo un paio di incontri casuali ad eventi mondani, Kevin Spacey l’avrebbe invitato a casa sua per una festa. Terminato il party e rimasto solo con il giovane, Spacey avrebbe tentato più volte di sedurlo, portando l’allora adolescente Anthony Rapp a scappare dalla casa terrorizzato.
Dopo più di trent’anni Anthony Rapp ha deciso di rendere pubblica questa incresciosa vicenda durante un’intervista concessa al sito internet BuzzFeed. Informato dei fatti, Spacey ha twittato di non ricordare l’episodio e, dando la colpa all’abuso di alcol si è scusato con Rapp dichiarando contestualmente al mondo la propria omosessualità.
Il coming out del due volte premio oscar è sembrato ai più un vano tentativo di distogliere l’attenzione dal terribile gesto compiuto in gioventù, più che una reale confessione sul proprio orientamento sessuale. Molte persone vicine al movimento LGBT hanno espresso le loro perplessità in merito: gli attori Zachary Quinto e Billy Eichner uniti all’attivista per i diritti degli omosessuali Dan Savage, hanno criticato aspramente Kevin Spacey e la sua scelta di fare coming out in un momento così delicato. Contestando non solo la tempistica di tale dichiarazione, ma affermando con forza che l’essere un molestatore di ragazzini sia quanto di più lontano ci possa essere dalla gioia del poter esprimere liberamente la propria sessualità.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco sulla vicenda, ecco comparire un video della famosa serie animata televisiva “I Griffin”. Nel video  Stewie (il figlio minore della famiglia) correndo nudo in un centro commerciale urla a squarciagola “Aiuto, sono scappato dalla cantina di Kevin Spacey, aiutatemi”.  Basandosi sulla scena, di appena quattro secondi, appartenente ad una puntata del 2005, sembrerebbe chiaro come nell’ambiente Hollywoodiano fossero in molti a conoscere questo lato oscuro dell’attore.
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Seth MacFarlane ideatore della serie “I Griffin” non è nuovo a questo tipo di insinuazioni, anche nel 2013 in occasione della “notte degli Oscar” aveva fatto delle dichiarazioni allusive su Harvey Weinstein. Sia nel 2005 che nel 2013 gli ammonimenti di MacFarlane erano passati inosservati, oggi però sembrano un segnale evidente di come nell’ambiente si sapessero queste “cattive abitudini” di Spacey e Weinstein.
Se davvero queste vicende erano note agli addetti ai lavori, come è stato possibile che questi uomini abbiano continuato a vivere e lavorare senza che nessuno dicesse niente?
Solamente ora che i fatti sono divenuti di pubblico dominio i colleghi hanno deciso di dissociarsi da Kevin Spacey e Harvey Weinstein e dichiararsi disgustati dalle azioni dei due uomini. Considerato soprattutto il fatto che negli ultimi trent’anni Spacey ha potuto costruirsi una carriera come attore tra i più apprezzati di tutto il panorama mondiale, risulta strano come nessuno si sia mai accorto dell’animo depravato del due volte premio oscar.
Le prime reazioni alla triste vicenda sono state la cancellazione di “House of Cards”, la serie di cui Spacey era protagonista, da parte di Netflix e il ritiro della candidatura all’ International Emmy Founder Award da parte dell’International Academy of Television Arts e Sciences. 
Segno inequivocabile della volontà di Hollywood di volersi dissociare, in attesa di ulteriori sviluppi, da una persona ambigua come Kevin Spacey.
Carlo Alberto Ribaudo