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Cultura

“Stille Nacht” compie 200 anni

Il 24 dicembre sarà il duecentesimo anniversario della melodia natalizia “Stille Nacht”.

La sera del 24 Dicembre 1818, nella Chiesa di San Nicola a Oberndorf, piccolo paesino sul fiume Salzach nei pressi di Salisburgo, echeggiarono i primi accordi di chitarra che componevano la melodia della celebre canzone natalizia “Stille Nacht”. 

In questo paesino di barcaioli avvenne, per una serie di coincidenze, la creazione di un mito che sta durando nei secoli. “Astro del ciel”, titolo tradotto in italiano, è una delle melodie natalizie più conosciute al mondo, cantata in più di 300 lingue e dialetti ha raggiunto un diffusione enorme fin dai primi anni. Le poesia è stata scritta dal vicario Joseph Mohr, il quale ancora molto scosso dalle vicissitudini delle guerre napoleoniche, finite qualche anno prima, e dall’anno senza estate (1816) riuscì a tradurre il sentimento collettivo della necessità di raggiungere la tranquillità, soprattutto in giorni così sentiti e positivi come quelli legati alla nascita di Gesù.

La diffusione planetaria si è avuta grazie alle famiglie di cantori austriaci che nei loro viaggi intrattenevano i nobili delle varie città con le loro voci auliche. Dall’autunno del 1824 quando da Fügen, un comune austriaco, i fratelli Rainer partirono per il loro primo viaggio all’estero “Stille Nacht” pervase i saloni dei palazzi europei e non solo. Iniziò così l’era dei “cantori nazionali del Tirolo”. Fu pubblicata su carta stampata per la prima volta, tra il 1827 ed il 1832, dal libraio Joseph Gries a Steyr, sempre in Austria. Promuovendolo come il canto di Natale nuovo e bello per eccellenza. Da qui grazie anche alla famiglia Strasser il canto divenne immortale e nel 2011 anche l’UNESCO lo ha definito patrimonio culturale austriaco.

All’avvicinarsi del primo centenario della canzone il mondo era nuovamente in guerra e sulle trincee opposte del fronte occidentale delle Fiandre, il 24 dicembre del 1914 soldati nemici si riconobbero fratelli e cantarono insieme “Stille Nacht! Heilige Nacht!”. La guerra durò a lungo e porto cambiamenti nelle vite di tutti ma questa melodia fu riconosciuta come simbolo di pace e amore eterno.

Dopo duecento anni il mondo necessita ancora del sentimento di pace e serenità che voleva diffondere Joseph Mohr. Gli eventi di questi ultimi anni, ed ultimi giorni, hanno riportato il caos, il dolore e la paura dentro le nostre vite e tutti noi necessitiamo di un messaggio positivo che invada le nostre case. Stille Nacht non è solo una canzone di Natale ma è parte di tutti noi, fa parte della nostra cultura e rappresenta la voglia di riscatto che pervade i nostri cuori. 

Beatrice Debiasi