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VENETO, LEGA NORD E RUSSIA: INTERVISTA A MARA BIZZOTTO

Mara Bizzotto è una delle europarlamentari della Lega Nord presenti a Bruxelles. Inizia giovanissima la sua attività politica e amministrativa. Nei primi anni novanta è eletta consigliere comunale di Rosà (Vi) e Assessore della prima Amministrazione Comunale leghista della Provincia di Vicenza: a 21 anni è l’assessore comunale più giovane di tutto il Veneto (1993).

Nel 2000, a soli 28 anni, viene eletta per la prima volta Consigliere Regionale del Veneto: in Regione si fa notare per essere la promotrice della cosiddetta “Legge blocca capannoni” che ha stoppato la cementificazione selvaggia del territorio e ha messo lo stop alla costruzione di nuovi capannoni industriali. Nel 2009 l’ascesa a Bruxelles viene con 33942 voti di preferenza, qui si distingue subito per le sue battaglie “venetiste” e a favore dell’indipendenza del Veneto e del Nord Italia. Nel 2014 viene riconfermata al Parlamento Europeo con oltre 45 mila preferenze.

Europarlamentare Bizzotto, in Veneto ha vinto con un ampio margine di voti Luca Zaia. A suo avviso quali sono stati i fattori che hanno portato a questo risultato?

Credo che la gente abbia voluto premiare il buon governo di Zaia e le battaglie che la lega sta conducendo sia a livello regionale ma anche a livello nazionale. Questo è un voto dato Zaia, per come ha governato e come intende governare. La gente è stanca dell’immigrazione continua, della mancanza di sicurezza; la Lega da una risposta ai cittadini per questi problemi. Il risultato della lega in Veneto è la somma di questi due fattori.

Flavio Tosi ha lasciato pochi mesi fa la Lega Nord, ora punta a un progetto su scala nazionale. Cosa ne pensa?

Tosi da quello che sto leggendo sta creando un nuovo soggetto politico. Per me resta un amico che ha sbagliato. Ha deciso di uscire dalla lega e chi esce dalla lega non ha futuro. Del resto parliamo di un progetto che dura da trent’anni e ha una concretezza che viene premiata. Con questo risultato si dimostra che in Veneto c’è solo Zaia.

Alle scorse elezioni europee  lei è stata la candidata più votata, seconda solo a Salvini. Come spiega questo suo successo?

Credo di portare all’interno del parlamento europeo le istanze del territorio, delle imprese e dei nostri cittadini. Non sono chiusa nei palazzi Bruxelles, ma cerco di essere sempre vicino ai cittadini. Questa è la forza di tutti noi leghisti, essere a disposizione dei cittadini anche dopo essere stati eletti.

Un’ultima domanda: cosa ne pensa delle sanzioni contro la Russia?

È folle pensare di fermare Putin così. Così stiamo danneggiando solamente le nostre aziende e lo stiamo dicendo da quando sono state decise. Lo dice Renzi ma non fa niente. Lo dicono anche altri Presidenti di altri stati ma il risultato è sempre lo stesso. Penso di punire la culla Russia così, si puliscono sono le nostre aziende. È un danno nei confronti sia dell’aria, ma anche di altre imprese quali quelle delle ceramiche e dei mobili.

Michele Soliani