Home » Lettere a Secolo Trentino
Attualità

Lettere a Secolo Trentino

Due eventi tragici, due reazioni diverse

Buona sera direttore, vorrei porre l’attenzione sulle diverse reazioni che si sono avute dal punto di vista politico a due eventi molto gravi successi in Trentino. In entrambi i casi c’è stata la solidarietà da parte della politica alla famiglia delle persone venute a mancare.

La morte del giovane runner aggredito dall’orso ha, ahimè, evidenziato il problema esistente nella nostra provincia. Negli anni si sono susseguite numerose aggressioni da parte dell’orso nei cinfronti dell’uomo; cosi frequenti da pensare “prima o poi ci casca il morto”. Detto, fatto. Da qui la volontà di tutti (maggioranza e opposizione) di affrontare seriamente il problema e trovare una soluzione.

La tragica morte avvenuta ieri a Rovereto ha scatenato fin da subito una becera campagna elettorale, con slogan a mio avviso indecenti da parte delle forze politiche di destra. Infatti, Lega, Fratelli d’Italia e UDC si sono scatenate contro Valduga, primo cittadino di Rovereto e candidato alla presidenza della PAT, accusandolo del fatto successo, dovuto a mancata sicurezza nella seconda città della provincia.

Reputo molto triste quanto accaduto, perché non ha nulla a che fare ckn la politica utilizzare questi fatti per attaccare l’avversario politico. Queste forze politiche dovrebbero, a mio avviso, vergognarsi. Slogan elettorali di questo tipo sono di cattivo gusto, oltre che offensivi nei confronti di chi ha perso, in modo cosi brutale, una persona cara.

Lorenzo Rizzoli

RISPOSTA

Buonasera,

in questo momento preciso era in diretta Instagram la dichiarazione del Presidente Maurizio Fugatti, la dichiarazione a mezzo stampa, non le dichiarazioni volanti che – tendenzialmente – io – di prassi – valuto di poco conto. Stavo pensando, al contrario di lei, che il Presidente stava utilizzando lo stesso stile di risposta di quello usato per il caso legato al povero runner.

Diciamo che a mio parere l’assonanza tra i due casi sta creando confusione, spero di essere molto chiara e senza polemica.

In comune vi sono: due vittime innocenti, che erano in un luogo aperto a svolgere attività bonarie (correre, camminare); vi sono due elementi di criticità in comune, da una parte un ragazzo solo in montagna nella zona dell’orso, dall’altra una donna sola di notte in un parco pubblico frequentato da balordi.

Le assonanze portano a un errore molto grave: l’orso non è responsabile delle proprie azioni, è un orso; l’uomo invece è responsabile delle proprie azioni, in caso contrario – se non è capace di intendere e di volere – va interdetto, oppure va fatto seguire dai servizi di igiene mentale in modo importante. Possiamo farlo?

E’ su questo ultimo punto, a mio avviso, che si divide la politica nazionale/provinciale.

Mentre nel caso dell’orso la gestione è locale, nel caso delle persone, anche se sono ospiti migranti, non si può parlare di gestione.

L’essere umano, migrante, profugo, turista, oriundo, è libero in quanto persona, individuo, per cui non spetta alla politica locale valutare se la sua libertà sia da limitare per forze di causa maggiore oppure no.

Però, al contrario, il Sindaco di Rovereto avrebbe potuto chiedere delle azioni, in riferimento ai fatti dello scorso anno; a differenza del caso degli orsi, dove il PaCoBaCe prevede solo limitate azioni, la legge consente diverse cosette: TSO, allontanamento, Daspo, verifiche, carcere, comunità, alloggi protetti, case famiglia, etc ..

Credo che sia su questo punto che la destra e la sinistra di dividono, inesorabilmente direi. La destra in linea di massima tende a puntare al rimpatrio di chi delinque e la sinistra al reintegro con i servizi locali. Penso che sia sano avere un dibattito con opposte posizioni, altrimenti saremmo schiavi di una dittatura.

Pensi lei se, da oggi, dovessimo girare armati temendo di essere aggrediti da chi sa chi perché sono passate le 22.00 .. certo, per la maggior parte della popolazione di montagna le ore 22.00 sono tarda notte, ma secondo lei è normale vivere pensando che dopo tale orario chi si incontra è pericoloso tanto quanto un lupo od un orso? Io francamente non la penso così: io stessa penso che, il Primo Cittadino, sa chi sono i suoi censiti e deve prevedere percorsi seri per chi – come l’uomo in questione – ha diverse volte fatto emergere il suo lato oscuro. Appunto: non è un animale, è una persona.

Forse, al solito, si sono sottovalutate le cose e – adesso – per lavare i panni in casa, ci si attacca a vicenda, cercando di farsene una ragione. Ad ogni modo è evidente che il mondo è molto velocemente cambiato, in questo ventennio: orsi e lupi alle porte delle città ci obbligano a rivedere completamente il nostro stile di vita; profughi e anziani, allo stesso modo, sono in costante aumento e obbligano a modificare i piani per la convivenza tra le diverse classi sociali.

Due cose sono certe: lupi, orsi aumenteranno ancora, di molto .. profughi e anziani, anche! Siccome essere profugo non è sinonimo di essere un aggressore a mio avviso, alla luce dei fatti, l’unica cosa che ritengo giusta è rivedere le regole e capire dove non sono applicate bene: va da sé .. seguire chi ha problemi! E’ stato fatto?

Per tornare al topic: dopo disgrazie di questa portata l’unica scelta sensata sarebbe il silenzio, con o senza la coda di paglia.

La direttrice

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI.