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Pensieri in Libertà

L'Audi gialla: il trionfo della sicurezza

Che si tratti del terrorista Salah o dei criminali dell’Audi gialla, le polizie di tutta Europa non fanno una grande figura. Tutte efficientissime quando si tratta di affibbiare una multa per divieto di sosta ad un cittadino regolare del proprio Paese. Tutte in difficoltà quando si tratta di fermare criminali veri. E non è consolante che l’Italia sia in buona compagnia, visti i fallimenti francesi o del Belgio. In Italia gli esempi sono ormai troppi per essere ricordati. Solo negli ultimi giorni si sono viste le forze dell’ordine messe in fuga dalla rivolta dei campi di zingari dove si erano rifugiati dei criminali a cui veniva data la caccia. Un clima di lassismo che, ogni tanto, viene meno quando si tratta di prendersela con ragazzini politicamente scorretti. Allora tutti agili e scattanti per garantire la legalità. In caso contrario, appena si profila un viso straniero e, dunque, una possibile difesa d’ufficio da parte della feccia politicamente corretta, tutto si blocca, tutto si inceppa. Non bastano le telecamere che, in Francia, riprendono Salah nei suoi vari travestimenti. Sono mesi che la caccia al terrorista, isolato, non porta al benché minimo risultato. E in Italia 3 delinquenti vengono intercettati due volte dai posti di blocco ma li superano senza problemi perché, ovviamente, le forze dell’ordine sparano in area per intimidirli e loro, guarda caso, non si intimidiscono e se ne vanno. D’altronde se avessero sparato contro l’auto colpendo i banditi, magari stranieri, cosa sarebbe successo? Interviste dei dis informatori di professione alle famiglie delle vittime (i banditi, non i derubati, ovviamente), pianti dei politicamente corretti, indignazione della Boldrine, qualche capo d’accusa contro il criminale (l’agente che ha sparato, mica i ladri). E allora meglio sparare in aria, lasciando che l’auto se ne vada indisturbata. In attesa di una resa dei banditi, sperando che si consegnino spontaneamente in compagnia di un avvocato che ne garantisca l’immediata scarcerazione.