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Politica locale

COMUNALI TRENTO. CLAUDIO CIA: "SE VOI NON VOTATE, VOI NON CONTATE"

Una sala piena ha accolto l’iniziativa, organizzata dalla coalizione di centrodestra, “Incontra una politica che Ti ascolta”. L’obiettivo era incontrare le persone, dare spazio ai candidati dei vari partiti e concludere con un breve intervento del candidato Sindaco. Vari interventi volti a dare un chiaro messaggio a una cittadinanza: il dieci maggio quest’ultimi potranno votare una seria alternativa di governo. Il vero protagonista della giornata è stato, senza togliere nulla alle persone coinvolte nella giornata, Claudio Cia. Durante gli interventi ha preso laboriosamente appunti, comportandosi già da Sindaco; osservava chi era presente in sala ma sopratutto indossava una camicia di candido biancore. Fattori che a un primo sguardo sembrerebbero di poco conto, ma che fanno capire che si è di fronte a un politico della “Terza Repubblica”.

Fabrizio Guastamacchia e Claudio Cia
Fabrizio Guastamacchia e Claudio Cia

Ad aprire l’intervento del Consigliere provinciale, dopo novanta minuti di vari interventi, è stato un giovane candidato, Fabrizio Guastamacchia, che subito gli ha domandato sul rapporto tra giovani e politica. “Io ritengo – ha iniziato il suo intervento Claudio Cia –  che sia fondamentale la presenza dei giovani in politica perché è necessaria la  presenza dei giovani non solo per l’età anagrafica ma per la loro  freddezza e credibilità. Questa cosa manca da molti anni in politica, perché siamo abituati a vedere la politica con gli stessi volti e le stesse facce. Sono gli stessi che decidono il bello e il brutto del nostro territorio. Questa politica punta tutto sul condizionare, sul creare dipendenza ma anche per marcare un territorio. Il mondo giovanile può portare quella freschezza che può portare via quelle croste che si sono formate. Per questo io ritengo che sia importante che ci sia una realtà giovanile“.

Ma Claudio Cia è anche ben conscio dei suoi limiti nel rapporto con i giovani e ha affermato: “Io sinceramente non posso parlare con il linguaggio dei giovani perché io appartengo ad un’altra generazione e mi rendo conto che il mio linguaggio è diverso così come la mia cultura. Non sono vecchio ma è una questione di generazioni diverse“.

L’intervento non ha riguardato solo i giovani e si è capito che Claudio Cia vuole puntare su questioni delicate e spinose, con frasi semplici e con una calma però sempre volta a criticare. Alla domanda su cosa lo ha colpito nel corso della giornata, lui ha risposto: “Mi ha colpito il coraggio, il coraggio di salire su questo palco per metterci la faccia e di dire quello che si pensa di dire e di votare. Non è facile avere questo coraggio in Trentino visto che c’è un sistema che in qualche modo inibisce la libertà. È un sistema che favorisce i favoritismi, la corruzione, i privilegi e la convenienza. Questo è un sistema che del resto genera la paura.”

Parole forti che però non si fermano qui: “Io in questi giorni ho girato col camper in vari posti dove molta gente mi ha detto “io ti voto ma non posso dirlo in giro perché ho paura“. Questo è il sistema che vent’anni di governo di centrosinistra ha generato sul territorio“.

Claudio Cia poi ha puntato sulla questione del programma elettorale. Ha spiegato che quello elaborato dalla coalizione non è fatto su concetti strani, su parole che neanche si conosco: Il nostro è un programma in cui ci sono i valori e la concretezza. Un valore su cui non negoziamo è quello della famiglia. Noi non abbiamo paura di dire quello che noi pensiamo della famiglia, noi rispettiamo e non giudichiamo nessuno. Non per questo siamo disponibili a barattare la famiglia naturale. Per me la famiglia è formata da un uomo ed una donna, questo deve essere chiaro perché qualsiasi cosa diversa va contro l’ordine naturale”.

Rivolgendosi ai cattolici, Claudio Cia comunque ha ricordato che “rispettiamo, ma al contempo  chiediamo rispetto per la famiglia”. Il concetto di famiglia, nel pensiero di Claudio Cia e della sua coalizione, è strettamente connesso a quello di sicurezza sociale. A suo avviso sono necessari interventi volti a combattere la crisi e quindi a mettere argine all’eventuale aggravarsi di fenomeni di degrado.

La conclusione è rivolta tutto al concetto di democrazia. “Se voi non votate, voi non contate. Noi dobbiamo tornare ad avere il coraggio di votare”.

Michele Soliani