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Editoriali Politica locale

LE COMUNALI A TRENTO PER CLAUDIO CIA

Claudio Cia, Classe 1962, è uno dei principali esponenti dell’opposizione del Comune di Trento. Svolge la professione di infermiere e ha due figlie. Eletto come consigliere comunale a Trento nel 2009 fin da subito ha portato avanti importanti battaglie a favore del sociale.

Ferocemente criticato dai suoi oppositori che non si sono sottratti a infelici epiteti, piace comunque alla gente. L’anno scorso alle elezioni provinciali per Civica Trentina e ha ottenuto oltre 1.1000 preferenze, davanti a lui solamente Rodolfo Borga. Se dovessero svolgersi le primarie per il candidato sindaco di Centrodestra, sarà sicuramente lui uno dei principali protagonisti, se non addirittura il “Protagonista”. Lui per ora nega e si sente un gregario, vede bene candidati quali Giorgio Piffer e Manfred de Eccher, ma del resto “Chi entra papa ner conclave, ne risorte cardinale”.

Come vede l’attuale situazione del Centrodestra a livello nazionale?

I partiti che vi si riconoscono, ad oggi e a mio parere, non sono tutti riconoscibili appartenere a tale area. Ci sono rappresentanti di forze politiche che dichiarano di avere il cuore a destra ma il loro sedere è a sinistra perché è là che si distribuiscono le poltrone e per la forza di gravità anche il cuore si sposta e lo segue. Il detto “al cuor non si comanda” in questo caso viene smentito dai fatti.

Attualmente a livello nazionale vedo due forze politiche che si possono definire appartenere, senza ambiguità, all’area di centro destra: Lega Nord e Fratelli d’Italia. Forza Italia dà l’impressione di essersi appiattita al traino di Renzi nella speranza che ciò abbia anche risvolti positivi sul versante giudiziario tanto avverso al suo leader. Il Nuovo centro destra di Alfano è indaffarato a non farsi fagocitare da Forza Italia e ha un estremo bisogno di stare al governo per garantirsi quella visibilità che gli permetta di far sapere che esiste nella speranza che alle prossime elezioni nazionali riesca a sopravvivere. Insomma un bel garbugliouna situazione piuttosto complicata, difficile da affrontare e decifrare.

E a livello comunale?

Beh, a livello comunale le forze politiche che si riconoscono nel centro destra, con esse anche Civica Trentina, non hanno posizioni ambigue, non sono rappresentate da degli Azzeccagarbugli, personaggio tanto famoso del romanzo “I promessi sposi”. Ciò non significa che problemi non ce ne siano; ci sono consiglieri che appartengono a forze politiche non più esistenti, sia a livello provinciale che nazionale, che non hanno ancora scelto in chi riconoscersi e altri che si trovano in una specie di limbo in attesa di chiarirsi e posizionarsi. Io credo che Civica Trentina, Fratelli d’Italia, Lega Nord e Forza Italia attualmente siano le realtà che potrebbero fin d’ora unire le forze per una coalizione che sia alternativa a quella del centro sinistra capitanata da Andreatta. Ovviamente l’auspicio è che non rimangano le sole ma che quanti ora sono in una situazione di standby possano unirsi con tutta la loro vitalità.

Si parla tanto di possibili primarie di centrodestra per la scelta del candidato sindaco da contrapporre ad Alessandro Andreatta. È favorevole?

Sì, sono favorevole perché credo fermamente che l’investitura del candidato sindaco debba avvenire attraverso le primarie però sono anche realista e consapevole che queste non sono una passeggiata, richiedono una struttura organizzativa che pianifichi e le gestisca, delle persone disponibili e risorse economiche che le rendano possibili. Noi non abbiamo una «macchina da guerra» elettorale come i partiti del centro sinistra e tanto meno le loro imponenti risorse finanziarie. Tuttavia nulla ci impedisce di provarci ma non dobbiamo, a priori, escludere anche la possibilità di percorrere strade diverse.

In molti parlano di lei come possibile candidato. Si candida?

Mi permetta la battuta: “Inmancanza di cavalli, se fa trottar i asini”. Io non mi rassegno all’idea che non ci siano altri e autorevoli candidati anche perché per me sarebbe più naturale fare il gregario, mi sentirei più a mio agio, ad esempio, ad occuparmi delle politiche sociali piuttosto che a fare il sindaco.

Chi vedrebbe bene come candidato sindaco?

Ad esempio un uomo come il Consigliere provinciale Borga ma so già che lui è conteso da Mezzolombardo. Altri nomi potrebbero essere quelli del Consigliere Giorgio Piffer di Civica Trentina o del Consigliere Manfred de Eccher  di Fratelli d’Italia ma evidentemente altri se ne potrebbero aggiungere.

Che profilo dovrebbe avere il Candidato Sindaco che dovrebbe affrontare Andreatta?

Comunque e chiunque esso sia dovrà essere un volto credibile, che gli sia naturale frequentare case e camminare strade vissute dalla gente per non dimenticare la gente; un sindaco che abbia come programma le persone, una visione di città ordinata, attento al bisogno di sicurezza dei cittadini; un sindaco con una leadership autorevole capace di assunzione di responsabilità opposto al ruolo di mero coordinatore del sindaco attuale; un sindaco con capacità comunicative finalizzate alla soluzione dei problemi e non ad esasperarli; un sindaco che non tema la trasparenza e che non confonda un diritto con un favore; un sindaco con capacità di stabilire priorità, che sappia tagliare gli sprechi senza esitazione, cambiare il rapporto con le circoscrizioni ridando alle stesse il ruolo non partitico ma rappresentativo delle persone che le abitano sottraendole ai condizionamenti politici e al ruolo ipertrofico dei presidenti di circoscriziones; un sindaco che deve avere caratteristiche di competenza e autorevolezza riconosciute non solo dalla sua maggioranza ma anche dall’opposizione.

In questi anni ho assistito ad una politica lontana dalla realtà vissuta dalle famiglie e incapace di tenere il passo con le criticità che via via emergevano nella nostra città. Trento non ha bisogno di un sindaco burocrate imbalsamato nelle norme, incapace di analizzare i fenomeni e prendere decisioni forti e coraggiose, pronto a minimizzare e negare l’evidenza vissuta da una città ostaggio della delinquenza e del degrado ma di un sindaco con i “coglioni” che sappia guardare negli occhi la propria gente.

Non mi ha citato Gabriella Maffioletti. Come mai?

La Consigliera Maffioletti è una persona che ha lavorato molto per la città di Trento, il suo impegno è conosciuto e riconosciuto da tutti. Certamente saprebbe fare il sindaco meglio di Andreatta tuttavia non ho indicato il suo nome perché la vedrei più adatta a guidare un assessorato piuttosto che a fare il sindaco. Ma questo è solo il mio modesto parere.

Lei ha detto che vuol fare il gregario. Ma se Civica Trentina ponesse come “conditio sine qua non” la sua candidatura alle primarie, lei accetterebbe?

Se proprio non ci sono “cavalli”, sì.