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Urzì (FdI): "Riavviare le attività del Circolo unificato dell'Esercito a Bolzano"

Alessandro Urzì, Consigliere provinciale in Alto Adige per la lista Alto Adige nel Cuore – Fratelli d’Italia, ha voluto scrivere una lettera aperta al Comando Truppe Alpine, riguardo il Circolo unificato dell’Esercito ubicato a Bolzano.

Urge un bando di gara per la gestione del Circolo di via Druso 20. Grave è infatti l’annuncio del Partito Democratico di voler fare pressioni sul Governo al fine di ottenere la cessione alla Provincia Autonoma di Bolzano, svendendo così un’area di interesse storico senza porre vincoli che garantiscano il mantenimento delle tradizionali attività culturali, sportive e ricreative che vi erano ospitate” scrive il Consigliere.

Dal primo aprile – continua Urzì – la struttura è chiusa e abbandonata, dopo aver servito l’intera città e ospitato un’innumerevole serie di eventi culturali, ricreativi e sportivi, anche se non civili, di pregio per le stesse Forze Armate. La struttura è però ancora sede dei reparti operativi dell’esercito e come tale non rientra fra quelle che debbono essere cedute alla Provincia, ma per quanto tempo l’inutilizzo di quelle parti dedicate alla foresteria, allo sport e ai locali della Palazzina storica potrà essere tollerato?“.

Il paradosso è che sia la Palazzina con cucine e sale conferenze, sia la foresteria che i campi sportivi sarebbero di nuovi pieni di attività già domani se fossero riattivate le convenzioni con i privati” sostiene il Consigliere. “Ma il bando ancora non c’è e così avanza la rovina di uno dei poli culturali e sportivi più importanti di Bolzano, al servizio della città tutta e riferimento storico e morale da sempre in particolare per la Comunità di lingua italiana e per organizzazioni di militari delle Forze Armate italiane in congedo“.

Sono certo che il Comando Truppe Alpine abbia assolutamente chiara l’urgenza delle procedure necessarie, considerato lo stallo da aprile ad oggi” afferma Urzì. “Mi farò carico di tornare a ricordarlo coinvolgendo i vertici politici di governo e militari nazionali, così da scongiurare l’esistenza di un preciso indirizzo contrario da parte del Governo rispetto la riattivazione del Circolo“.

Poi il Consigliere dei Fratelli d’Italia attacca duramente Sandro Repetto, Consigliere provinciale del PD: “La sua presa di posizione è stata non condivisibile, pericolosa, sospetta e inopportuna, avendo sollecitato con un atto ufficiale l’acquisizione da parte della Provincia senza porre alcun vincolo d’uso. Applaudito, ovviamente, dal Presidente Kompatscher, Repetto ha parlato apertamente di voler fare proprio delle pressioni, riferendosi a quelle che possono essere esercitate dal nuovo Governo giallorosso, al fine di dismettere l’area e cederla incondizionatamente alla Provincia“.

La cessione sarebbe una sciagura peggiore della momentanea chiusura, essendo certo che le tradizionali attività storicamente inserite nella cornice del Circolo unificato dell’Esercito. Qualora non fosse più tale, non avrebbero più il medesimo spazio” spiega Urzì, che passa alla conclusione: “Evocare la necessità delle pressioni è un fatto grave, riteniamo invece che la questione debba essere affrontata alla luce del sole: basterebbe il bando del Comando Truppe alpine per chiudere la vicenda“.