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Politica delle correzioni

A tutti capita a volte di commettere errori. Per questo motivo invitiamo tutti coloro che ci leggono a segnalare all’indirizzo mail redazione@secolo-trentino.com, o sulla nostra pagina Facebook, eventuali nostri errori, imprecisioni o inesattezze.
Solitamente garantiamo un riscontro, per quanto riguarda le segnalazioni, nel tempo di massimo 24-48 ore.

Eventuali proposte devono essere debitamente motivate e devono indicare fonti che siano fruibili, tenendo anche conto della data di pubblicazione dell’articolo e quindi dei dati in possesso del giornalista al momento della redazione dell’articolo.

Evitiamo di pubblicare articoli che possano prevedere una correzione sostanziale dato che ci basiamo sempre su un sistema di doppia verifica nella stesura di un articolo, qualora però dovesse succedere sarà nostro compito indicare con chiarezza le eventuali modifiche apportate nel pieno rispetto di quanto previsto dalle normative. Stesso discorso vale per le foto che solitamente sono

Così come riportato all’Articolo 1 del TESTO UNICO DEI DOVERI DEL GIORNALISTA

L’ attività del giornalista, attraverso qualunque strumento di comunicazione svolta, si ispira alla libertà di espressione sancita dalla Costituzione italiana ed è regolata dall’articolo 2 della legge n. 69 del 3 febbraio 1963:

«È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte e riparati gli eventuali errori. Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori».

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