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Lega e M5S: matrimonio d'interessi che funziona

La manovra italiana ha forse passato l’esame dell’ostile Commissione europea, i mercati ripartono, la Borsa sale, lo spread scende, le opposizioni sclerano, i giornali guaiscono, i sondaggi premiano non solo la Lega ma pure il Movimento 5 Stelle.

Mentre Pd e Forza botulino vedono i consensi calare, sempre nei sondaggi.

In questa situazione diventano davvero patetici gli interventi di personaggi come Colaninno junior (Pd) che accusa il governo di aver penalizzato i risparmiatori, dimenticando quanto siano stati rovinati i risparmiatori italiani dalle avventure di Colaninno senior in Olivetti e Telecom.

Che fa il compagno Colaninno? Risarcisce lui le vittime di suo padre o continua a dar aria alla bocca parlando del governo altrui e magari del padre di Alessandro Di Battista?

Ma il figlio della razza padrona, di Colapicco, è in buona compagnia. Il pessimo Tajani insiste con la colossale menzogna dei 300 miliardi di risparmi italiani andati in fumo con la manovra.

Un falso totale o una totale dimostrazione di ignoranza. Ma lui insiste e Forza botulino ripete il mantra all’infinito, accusando il governo, tutto il governo, di totale incapacità ed accusando Salvini e la Lega di tradimento.

Dopodiché, a fronte di sondaggi disastrosi, Tajani ed il signorotto di Arcore ordinano a Salvini di staccare la spina del governo giallo verde e di provare a fare un governo con Forza botulino.

Ma perché mai i grandi esperti berlusconiani, quelli convinti dell’esistenza di un tunnel tra Ginevra ed il Gran Sasso, dovrebbero abbassarsi a governare insieme ai barbari leghisti?

E perché mai gli elettori della Lega, stanchi della razza padrona e predona, stanchi del politicamente corretto di Bernini e Brambilla, stanchi delle politiche economiche di impoverimento e sfruttamento dei caporioni di Forza botulino, dovrebbero votare per Salvini alleato di Tajani e Gelmini?

Se il consenso per la Lega, in alleanza con Berlusconi e la Sorella della Garbatella, era pari al 17% a marzo mentre è praticamente raddoppiato dopo l’accordo con i pentastellati, qualcosa vorrà pur dire. Se il consenso per Di Maio, dopo una flessione, è tornato a crescere, forse significa che agli italiani va bene così.

Certo, il governo giallo verde è tutt’altro che perfetto, la qualità latita. Ma il modestissimo Bussetti non è peggio di Fedeli. Ed i grandi esperti del Pd e di Forza botulino non piacciono più a nessuno.

Dunque l’accordo giallo verde non sarà il massimo, ma non ha alternative credibili. Movimento 5 Stelle e Pd insieme rappresenterebbero una minoranza del Paese, che piacerebbe a Fico, ai mercanti di schiavi ed agli speculatori internazionali. Un ritorno di Salvini con Tajani e Brunetta toglierebbe alla Lega quote consistenti di consensi.

I media si accontentano della crescita degli indecisi, i delusi ed i perplessi. La sparata mediorientale di Salvini può aver fatto crescere la quota dei salviniani delusi, ma certo non spingerà costoro tra le braccia del partito Mediaset capeggiato da Mimun e Buonamici. E neppure tra quelle di Zingaretti o Renzi.

Un matrimonio di interessi, quello tra Salvini e Di Maio, che può funzionare meglio di quello con altri protagonisti della scena politica a destra e sinistra. Ma anche la dimostrazione evidente che destra e sinistra sono termini che servono solo ai media di servizio per individuare nemici ed amici.