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MODELLI DI CENTRODESTRA A CONFRONTO: BERLUSCONI "SHOW" AD ATREJU 15

Ore 18 in punto. Tra qualche applauso e diversi fischi, ecco che il protagonista Silvio Berlusconi, è arrivato all’evento di Atreju 2015 a Roma. La convention, organizzata da Fratelli D’Italia di Giorgia Meloni, ha presentato al suo interno una sala gremita, attenta ma fredda con l’ex premier. Il grande ospite infatti, giunto nella location presso il Foro Italico, è accolto da un intrepido Nicola Porro, noto conduttore televisivo, che subito ha chiesto :”Cosa direbbe Lei ai giovani, visto che è da sempre un punto di riferimento di questo centrodestra?”. Berlusconi non è sembrato scomporsi e subito ha attaccato: “Ai giovani bisogna ricordare che siamo in un paese in cui vi è un governo non eletto, con deputati incostituzionali”. Da buon comunicatore è rimasto freddo, proprio come ai vecchi tempi, e la platea, attenta, è restata quasi in attesa di un passo falso del Cavaliere. Poco prima, proprio dalla platea di giornalisti, è partita una domanda:”Con Salvini si vince?”, ma il leader di Forza Italia, che non ha risposto, ne ha approfittato una volta sul palco, dichiarando: “Le notizie da dare ai ragazzi di oggi non sono positive, viviamo in un momento privo di democrazia, Renzi, dopo Monti e Letta è il terzo Presidente del Consiglio non scelto dal popolo. Ora in Forza Italia sono rimasti quelli che a partire dal 94 sono scesi in campo con me per combattere una sinistra che ha ancora in sé l’ideologia più criminale della storia e cioè il comunismo. Questa sinistra mi continua a far paura Noi con la Lega e Fratelli D’Italia siamo sempre più forti del Partito Democratico”.

La discussione è in seguito proseguita sui temi della coalizione del centrodestra, con un Nicola Porro solerte ma pungente: “Lei ha mantenuto una promessa oggi, presentandosi qui ad Atreju. Come vede questo centrodestra e cosa pensa del rinnovamento in corso?”. Il cavaliere non si è fatto prendere dal panico e diplomaticamente ha ribattuto: “Io credo che se Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord rimanessero uniti, insieme farebbero più del solo Partito Democratico. E questo andrebbe compreso, oggi più che mai”. E non si è scomposto, affermando ancora: “Oggi ho rispettato una promessa. Sono qui come quando ad esserci era il rappresentante di un centrodestra valido, che oggi va sicuramente ricostruito. Partendo da basi ideologiche.”

La discussione è poi proseguita sui temi della sicurezza interna, prendendo in esame il problema Isis e immigrazione, con un Berlusconi che ha affermato: “Questo Stato non capisce che bisogna privilegiare la sicurezza delle forze di polizia. Invece queste restano prive di mezzi e fondi.” Quasi recriminava quel suo passato Governo, in cui “provò”, senza riuscirci, ad attuare riforme valide in merito. Ma subito Nicola Porro prepotentemente, in maniera provocatoria, ha replicato: ” Quelle riforme di destra che oggi sembra possano farle solo quelli di sinistra? Non pensa che qualche passetto lo stiano facendo a sinistra, più di quanto non sia stato fatto a destra precedentemente da Lei?”. Ecco allora che il Cavaliere, ancora una volta, in una resistenza placata ma energica ha replicato: “Certo, noi abbiamo avuto diverse opportunità. Ma non siamo riusciti a convincere gli italiani a raggiungere quella maggioranza completa, come quella di cui dispone il Governo oggi”.

Lo scambio di vedute si è così protratto e Porro ha spostato l’attenzione sul tema della politica estera e la situazione europea attuale. Berlusconi ha conceduto quindi qualche riflessione sulla mancanza attuale di leader europei concreti, affermando quanto, soprattutto oggi, nessuno sia realmente in grado di assumere il controllo. Così ha conceduto una stoccata alla Mogherini, ribattendo ad una “gentile concessione” di Porro: “La Mogherini? Mi scusi ma penso che a livello di politica internazionale l’Italia non conti assolutamente nulla, oggi più che mai”.

In seguito il Cavaliere ha scherzato sulla ripresa economica, “fingendo di non sentire nulla”, quando Porro gli ha domandato se sentisse una riapertura confermata dai recenti dati sulle riforme attuate dal Governo Renzi.

In ultima battuta, è intervenuta infine la padrona di casa Giorgia Meloni che, salendo sul palco, ha ringraziato la presenza dell’ex presidente del Consiglio, avanzandogli una richiesta politica ben precisa:”E’ ora di ripartire dalla gente, dalla piazza e dal popolo. E’ ora di mandare questo governo a casa”.

di Giuseppe Papalia.
 

Riguardo l'autore

giuseppepapalia

Classe 1993. Giornalista pubblicista, consulente di comunicazione per i deputati al Parlamento europeo, corrispondente da Bruxelles. Una laurea in scienze della comunicazione e una magistrale in giornalismo con indirizzo “relazioni pubbliche” all'Università degli studi di Verona. Ha collaborato con alcuni giornali locali, riviste di settore e per alcune emittenti televisive dalle istituzioni europee a Bruxelles e Strasburgo. Con TotalEU Production dal 2019, ho collaborato in qualità di social media manager e consulente di comunicazione politica.

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