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Social media: il 38% degli italiani rinuncerebbe per avere maggiore privacy

Secondo quanto riportato dallo studio “The true value of digital privacy: are consumers selling themselves short?” condotto da Kaspersky, il 56.8% della popolazione europea e il 38.3% di quella italiana sarebbero disposti a rinunciare ai social media in favore di una maggiore privacy per i loro dati sensibili.

Le preoccupazioni legate al tema della protezione della privacy digitale hanno reso gli utenti sempre più allarmati circa l’utilizzo e la diffusione dei loro dati personali su internet. Il report di Kaspersky illustra anche come e perché le informazioni personali degli utenti stiano diventando incredibilmente preziose per loro.

I social media come Facebook, Instagram o Twitter sono diventati una parte significativa delle nostre vite e, secondo lo studio realizzato da Kaspersky sul tema, il 76,4% delle persone intervistate a livello europeo ora li utilizza. Questa percentuale sale ad un vertiginoso 88,3% per l’Italia. In cambio dei dati degli utenti, queste piattaforme social offrono alle persone l’opportunità di esprimersi, di comunicare con i propri amici e familiari, ma anche di scoprire notizie, idee e tendenze senza uscire di casa.

Nonostante i diversi benefici che si possono avere, alcune persone preferirebbero comunque abbandonare il mondo dei social media se questo potesse contribuire a mettere per sempre al sicuro la loro privacy digitale.

Tra le persone che hanno scelto di fornire i propri dati personali per partecipare a quiz divertenti, come quelli sulle somiglianze con le celebrità o i piatti preferiti, l’8,5% degli utenti europei – e il 7,1% di quelli italiani – dichiara che non lo rifarebbe. La situazione potrebbe essere ancora più problematica per il 58% degli intervistati, utenti che non sarebbero più disposti a utilizzare i propri dati di login sui social per autenticarsi in modo rapido e comodo su diversi siti web o servizi online.

Lo studio rileva un dato ancor più sorprendente: in questo preciso momento storico, in cui il numero di utenti di telefonia mobile aumenta del 2% su base annua, più di un utente su quattro in Europa (27,3%) ha dichiarato che sarebbe disposto a dire addio al proprio telefono se avesse in cambio la garanzia della privacy a vita per i suoi dati personali. Questo dato per l’Italia, però, supera di poco il 18%.

I social media vivono oggi una fase particolare: la qualità dell’esperienza di un utente dipende, per la maggior parte, dalla quantità di informazioni personali che vengono fornite. Le informazioni possono essere di vario tipo: relative alle finanze, alla localizzazione, alle preferenze nelle abitudini di acquisto o nei gusti alimentari, alle relazioni personali. Alla luce di questo, l’emergere di una sorta di sentimento nostalgico verso una privacy dei dati apparentemente persa per sempre non sorprende.

Purtroppo, anche rinunciare del tutto alla propria presenza sui social media non sarebbe sufficiente per proteggere la privacy digitale. Si tratta di un processo e non di un accordo da negoziare “una tantum”.

“Anni fa, le persone hanno scelto di condividere le loro informazioni personali con i servizi di social media in cambio di diversi benefici, senza nemmeno pensare alle potenziali minacce e alle conseguenze. Con l’aumento dei data leak in tutto il mondo, stiamo assistendo a una nuova tendenza da parte degli utenti. Molti preferiscono che le informazioni su di loro restino private e prestano maggiore attenzione a ciò che condividono online. Tuttavia, la maggioranza delle persone ancora non sa come proteggere la propria privacy digitale e preferirebbe rinunciare ai social media pur di garantire la sicurezza per le proprie informazioni. Mantenere le informazioni personali al sicuro – aggiornando regolarmente le password degli account sui social media e utilizzando opportune soluzioni di sicurezza – darà agli utenti maggiore fiducia per quanto riguarda la sicurezza online dei loro dati”, ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky.

Secondo la stessa Kaspersky ci sarebbero diverse tecniche per proteggere la propria privacy digitale: controllare frequentemente le impostazioni della privacy sui social e impostare password complesse, non aprire o conservare file provenienti da fonti sconosciute, non condividere troppe informazioni di carattere personale, utilizzare sempre password diverse per ogni sito web e sopratutto utilizzare protezioni adeguate che consentano di poter navigare nella più totale sicurezza.

(Fonte: Kaspersky)