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Il cuore dell'amore è arrivato a Trento: per un mondo migliore!

Trento – E’ spuntato un cuore! Da ieri mattina viale Piave è stata per due giorni interi un gran laboratorio di pittura a cielo aperto. Pioggia permettendo – ovvero nonostante l’intensa pioggia di ieri pomeriggio – gli artisti non hanno dato “buca” e hanno pitturato e quindi terminato nel pomeriggio di oggi, le loro opere d’arte.
Si tratta di una serie di dipinti che tutti insieme formano una grande decorazione murale di quasi 50 metri di lunghezza, che costeggia tutta la nuova struttura per SordoParlanti e AudioLesi Beato de Tshiderer, nonché decora anche la parte anteriore dell’edificio, adibita a rampa; nella parte posteriore, in via Cesare Abba, invece, altri due dipinti, di cui uno ormai famosissimo in tutta Europa e non solo.
Infatti sono 10. Anzi di più 20. O meglio 30. Bensì 40, 50 e poi 60. Essi sono i “cuori” dipinti nel mondo grazie alle manine agili dei pittori della pace, cuori che aumentano di anno in anno e oggi fa + 1, perché per l’appunto in fondo al murale che costeggia la boulevard di viale Piave, a Trento, è stato realizzato un grande cuore, di fianco a a un grande arcobaleno fiorito. Spiega Serena Cimadom, pittrice e responsabile del progetto: “Si tratta di una iniziativa di amore e di pace” con lo slogan “ciò di cui abbiamo tutti bisogno è Amore”.
A fare da riferimento a Trento per l’iniziativa dell’associazione “Per un mondo migliore” di Verona è infatti l’associazione Oratorio sant’Antonio, che Serena rappresenta, segue infatti lei il percorso dei murales: “E’ un percorso iniziato nel 1996 a Mostar, nato come segno di speranza, lì è stato dipinto il primo cuore su un muro dove spesso si fermavano bambini, poi i cuori sono spuntati ovunque, sui muri delle scuole e delle piazze in Ucraina, SudAfrica, Serbia, Croazia, Bosnia.”
L’iniziativa dunque è collegata alla fine della Guerra nei Balcani, che ha perdurato dal 1992 al 1995. Non per nulla infatti Oratorio Sant’Antonio il 17 maggio prossimo al teatro di Sambapolis a partire dalle ore 20.30 propone “Le rose dei Balcani” un’opera musicale in memoria delle donne e delle violenze che hanno subito durante la guerra. Serata a ingresso libero. Direttore artistico Debora Comper, Regia di Emanuele Reti, Tesi e musica di Hamal. Con Andrea Ferroni, Franco Giuliani, Mattia Grott e Gianni Nicolini. Con il coro 60 e più di Roberto Garniga.
Poi il viaggio, sempre realizzato in tandem, #costruiamolapaceinsiemeViaggio a Srebrenica” che si terrà dal 1 al 9 luglio prossimi. Con la partecipazione della Circoscrizione Oltrefersina, Opera Universitaria, Trento giovani, ARCI maga, Piano giovani, nonché Comuni di Trento, Aldeno, Cimone, Garniga Terrme e PAT. Iscrizioni presso Serena Cimadom via facebook o come da volantino al 348.888.11.66.
A cura di Martina Cecco

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI.