Home » IL GRANDE BALZO SULLA LUNA: APOLOGIA DI BUZZ ALDRIN
Società Tecnologia

IL GRANDE BALZO SULLA LUNA: APOLOGIA DI BUZZ ALDRIN

All’età di  85 anni Buzz Aldrin sta affrontando una nuova sfida, quella di convincere opinione pubblica a continuare l’esplorazione spaziale verso Marte. Una battaglia complessa che deve fare anche i conti con un’amministrazione statunitense sempre meno incline a riservare soldi per missioni verso altri altri pianeti. Dopo l’abbandono del Progetto Shuttle, gli USA non stanno sviluppando alcun avveniristico programma spaziale degno di un Paese che fu il primo a mandare un uomo sulla Luna.

Ma chi è esattamente Buzz Aldrin? Nato nel 1930 nel New Jersey, è stato il secondo uomo ad aver camminato sulla Luna, il primo fu Neil Armstrong che scese dalla scaletta del LEM, ovvero il modulo che servì per atterrare, solo venti minuti prima.

Offuscato dall’immagine del suo comandante dal 20 luglio 1969, riuscì a ritagliarsi uno spazio di popolarità come showman. Numerose sono le sue apparizioni in tv, dove ha sempre fatto emergere la sua vena ironica. Qualche anno fa, per esempio, si divertì come inviato del David Letterman Show a prendere in giro le varie star televisive di seconda categoria intervistandole e chiedendo cosa avessero fatto di speciale; alla loro risposta replicava dicendo che semplicemente era andato sulla luna. Buzz Aldrin è stato anche celebrato da cartoni animati quali la serie di Toy Stories, l’amico di Woody si chiama Buzz Lightyear; e anche dai Simpson, nella puntata della quinta stagione de I Simpson “Homer nello spazio profondo” compare come membro dell’equipaggio. Ha inciso canzoni rap, collaborato alla scrittura di libri di fantascienza e gialli, partecipato all’edizione americana di “Ballando con le stelle”.

Il suo dramma personale, nonostante la sua ironia e simpatia, è stato quello di essere stato il secondo uomo ad aver posato il piede sulla Luna. Celebre fu la sua vendetta nei confronti di Neil Armstrong che consistette nel non fagli alcuna foto. Quasi tutte le immagini, infatti, ritraggono solo Aldrin. Nei dialoghi tra gli astronauti, si può sentire Armstrong che chiede al compagno alcuni scatti, mentre lui risponde frettolosamente di essere troppo impegnato in altre faccende.

Al suo rientro sulla terra minimizzò quanto da lui fatto, affermò che la sua discesa dal modulo lunare fu rallentata dal fatto che doveva espletare delle funzioni fisiologiche, indirettamente si vantò così di essere stato il primo uomo ad aver urinato su un corpo celeste diverso dal nostro, e dichiarò che se fosse stato lui il primo uomo sulla Luna non avrebbe detto: “Questo è un piccolo passo per [un] uomo, un gigantesco balzo per l’umanità“, bensì “Questo è un passo piccolo per un uomo, ma è un grande balzo per me comunque”.

Il Selfie spaziale di Buzz

Nonostante l’età utilizza ottimamente la tecnologia. Ottimo frequentatore di Twitter, pubblicò nel 2014 una foto in cui si vantò di essere stato il primo uomo ad essersi fatto un Selfie nello spazio.

Buzz Aldrin è anche una persona credente. Giunto sulla Luna volle celebrare l’eucarestia. Aveva portato con se l’occorrente grazie ad un permesso ottenuto della Chiesa presbiteriana. La sua sfida, come riportato qui sopra, resta a oggi quella di continuare l’esplorazione spaziale. “Dobbiamo fare in modo che l’esperienza che abbiamo investito sulla Luna ci aiuti ad essere i primi esseri umani che hanno messo piede sul pianeta Marte”, ha detto in occasione della pubblicazione del suo ultimo libro: Mission to Mars: My Vision for Space Exploration”.

Michele Soliani

Tags