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LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO VIETA UN EVENTO SU ALMIRANTE

Il fronte del “No” alla manifestazione in ricordo di Almirante, organizzata da consiglieri della destra trentina, ha vinto. I vari comitati sono riusciti dunque a permettere che a un uomo politico di decisiva importanza nello scacchiere politico italiano del dopoguerra non venga tributata una manifestazione locale a cento anni dalla sua nascita.

Una pagina triste e per certi versi fortemente antidemocratica dell’attualità locale è appena stata scritta: il Presidente della Regione, infatti, ha ceduto alle polemiche e ha permesso che una manifestazione, regolarmente permessa, venisse annullata.

Tanto per rinfrescare la memoria, la polemica è sorta per due motivi in particolare: il primo è stato la scelta della data, poiché il 12 Dicembre cade anche l’anniversario della strage di Piazza Fontana (di cui, ricordiamo, la responsabilità, ancora da accertare, è ricaduta su diversi gruppi di estremisti di destra, ma non certo sulla persona di Almirante); il secondo motivo della polemica è da individuarsi nella scelta del relatore, Cristiano De Eccher, accusato anche se assolto in sede legale, di avere collezionato le pile del timer dell’ordigno della suddetta strage.

Sembra incredibile che, nonostante dalle pagine più buie delle ideologie violente del nostro paese siano passati anni, questi motivi facciano ancora discutere; sembra incredibile che una manifestazione programmata e assolutamente pacifica possa essere annullata perché sfortunatamente la data coincide con un evento tristissimo della storia recente italiana; sembra incredibile che i primi a difendere le libertà neghino la libertà non solo di parola, ma di ricordo, alla parte avversaria.

Poco fa, Urzì ha rilasciato alcune dichiarazioni molto calde al riguardo. “Per la prima volta nella storia della Regione viene vietato da un presidente della Regione e da una disorientata presidente del Consiglio regionale che nella sede naturale dell’autonomia si possa discutere democraticamente del processo politico ed istituzionale che ha condotto all’autonomia. E dove sono i democratici quando si mortifica la democrazia? la ristampa del pensiero di Giorgio Almirante sui padri di questa modesta classe politica attuale, consegnata agli archividella Camera dei Deputati, sarà presentata egualmente, in altre forme e modi come lo è giò stato con grande successo a Bolzano.”

Alessandro Bertoldi, esponente regionale di Forza Italia, ha invece affermato: “Mi auguro che la Provincia di Trento abbia dei seri motivi per revocare l’utilizzo della sala agli amici che hanno organizzato il convegno su Giorgio Almirante. Perché se lo hanno fatto per antipatia politica o comunque per motivi legati al tema del convegno non possono che dimostrarsi dei poveri stalinisti antidemocratici. Dire a quelli dei centri sociali che sono dei poveri stalinisti invece per loro sarebbe un complimenti, quindi diciamo solo che sono dei poveretti.”

Sarebbe curioso vedere se la mobilitazione avvenuta in questo caso, sarebbe accolta con lo stesso favore politico in caso di una manifestazione il 9 Maggio…