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Società

UN TESORETTO, INESISTENTE, SOLO PER I CLANDESTINI

C’era una volta un tesoretto. Cominciava così l’ennesima favola raccontata dal burattino. E non era un   tesoretto da poco: 1,6 miliardi di euro. Tutti i sudditi del reame si interrogavano sulle modalità con cui il re burattino avrebbe distribuito il tesoro. Tutti speravano. E si illudevano. Perché sono arrivati i pochi giornalisti non di servizio e hanno spiegato che il tesoretto e’ solo l’ennesima truffa del bugiardissimo premier. Quei soldi non ci sono. Ma anche se ci fossero, i sudditi non li riceverebbero. Innanzi tutto perché i mercati, perché l’Europa, perché gli obblighi, perché il debito pubblico etc etc. E poi perché bisogna pagare gli immigrati. Negli ultimi 4 giorni ne sono arrivati 2mila al giorno come media. Con questi ritmi si supererebbero i 100mila arrivi in meno di 2 mesi. Anche senza far retta a chi paventa l’invasione di mezzo milione o un milione di clandestini in partenza dalle coste libiche. Dunque ogni clandestino costa mille euro alle casse dello Stato. Senza contare costi aggiuntivi come scuole, forze dell’ordine, sanità esterna, giustizia. Significa che 100mila clandestini in più costano, ogni mese 100 milioni di euro. Per stare in albergo, in centri di accoglienza. In un anno fa qualcosa come 1,2 miliardi di euro. Ma i clandestini non sono soltanto quelli arrivati adesso o che arriveranno nei prossimi giorni. Ci sono quelli dei mesi precedenti e degli anni scorsi. Tutti da mantenere. Il tesoretto, se ci fosse, evaporerebbe solo per questo. E non basterebbe neppure. Certo, il burattino bugiardissimo cercherà di scaricare il problema alle Regioni ed ai Comuni. Che aumenteranno le tasse ai sudditi italiani per far fronte all’emergenza degli stranieri. Ma lui, il burattino bugiardissimo, continuerà ad assicurare che le tasse non aumentano. E se qualcuno aumenta le tariffe dei posteggi o dell’acqua, del trasporto pubblico o dell’aria che si respira, beh mica e’ colpa del povero burattino.

Augusto Grandi