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I miracoli (sportivi) delle Midlands

Ormai tutti, chi più chi meno, sono consapevoli dell’eccezionale cavalcata che il Leicester City, club di Premier League guidato da un allenatore 100% romano, Claudio Ranieri, sta compiendo.

Questa squadra, che esattamente un anno fa navigava all’ultimo posto della serie A inglese, a sette punti dalla salvezza (pur potendo annoverare nella sua rosa un campione del calibro di Esteban Cambiasso), oggi proprio con un margine di sette punti dalla seconda, il Tottenham, conduce il campionato inglese.

Un miracolo che ai calciofili italiani richiamerà le imprese del Verona campione d’Italia nel 1985 o la Sampdoria dei miracoli, di Mancini e Vialli, ma sopratutto di Boskov, che fece tremare il mondo a inizio anni ’90.

Tuttavia, senza voler “gufare” la squadra di Leicester, per cui tutti teniamo le fingers cross (le dita incrociate), questa non è la prima volta che una squadra puramente “outsider” si issa in testa alla classifica.

E’ già successo, infatti, in tempi recenti che il Blackburn, nella stagione 1994-1995, conquistasse il titolo numero tre della sua storia, trascinato da uno straordinario Alan Shearer, miglior marcatore di sempre nella storia della Premier League, e allenato da un simbolo del calcio inglese come Kenny Dalglish.

Ma non è tanto del Blackburn che ci interessa parlare, quanto della squadra giunta al terzo posto in quella stagione: il Nottingham Forest. Una squadra spesso sconosciuta ai più, considerata una realtà minore del calcio inglese. Probabilmente è così, nel lungo periodo, ma se si va ad osservare la sua bacheca, si possono contare lo stesso numero di Champions League detenute, per dire, da una potenza del calcio mondiale: la Juventus.

La storia che vogliamo raccontare parte da Derby, una città delle Midlands Orientali, nel 1967. In questo momento, la squadra cittadina, il Derby County, è allenato da un giovane allenatore, il 32enne Brian Clough. Il mister, tifosissimo del Derby County e affamato di successi, essendo il secondo di otto figli di una famiglia operaia, mette anima e cuore in ciò che fa, ottenendo i primi discreti successi: nel 1969, infatti, il Derby County vince il campionato di Serie B inglese e giunge in massima serie.

Sembra una bella storia già così, ma priva di quel sapore che dà l’impresa. Infatti bisogna aspettare due anni, quando Clough non si accontenta di guidare una delle squadre rivelazione del torneo, ma decide di scrivere il suo nome nell’Olimpo del calcio: con 58 punti, uno in più del Leeds United (squadra da lui odiatissima), del Liverpool e del Manchester City, infatti, guida il Derby County alla sua prima (e storica) conquista del titolo nazionale.

Ma il carattere di Clough è molto particolare, decisamente differente da Ranieri: non è un allenatore tranquillo, concentrato più sul lavoro che sulla polemica. Al contrario, è un rissoso sbruffone, che non ha paura di apostrofare i giocatori e lo staff juventino come cheating bastards (“imbroglioni bastardi”); non ha problemi nel mandare letteralmente a quel paese il presidente del Derby County per una voglia di potere maggiore all’interno del club; non pago, quando viene nominato manager proprio del Leeds, minacciato di esonero dopo risultati disastrosi, chiese come buonuscita un conguaglio di 25.000 sterline, il saldo delle tasse e una Mercedes.

Un personaggio, dunque, molto diverso da Ranieri, a dispetto delle somiglianze tra l’attuale Leicester e quel Derby: due squadre costruite da giocatori sconosciuti ai grandi palcoscenici che, forgiati da questi condottieri, diventano per sempre artefici di un miracolo.

Dopo le dimissioni dal Leeds, Clough approdò in un nuovo club, il Nottingham Forest (sceso in seconda divisione proprio nell’anno del titolo del Derby). Riportato in Prima Divisione nel 1977, Clough decide di realizzare un altro piccolo miracolo, e con una squadra che comprendeva Archie GemmillJohn McGovernJohn O’Hare, protagonisti del miracolo del Derby, vinse il campionato 1977-1978 con sette punti di vantaggio sul Liverpool.

Non riuscendo più a bissare quell’impresa, Clough decise di dedicarsi alla conquista di un altro trofeo: la vittoria della Champions League 1978-1979, battendo nella finale di Monaco di Baviera il Malmo. Non pago, si concesse un record tuttora imbattuto: bissando il successo anche nell’annata 1979-1980 (battendo l’Amburgo di Kevin Keegan), infatti, il Nottingham Forest diventa l’unica squadra del mondo ad aver vinto più Coppe dei Campioni che Scudetti.

Curiosamente, come il Nottingham Forest venne retrocesso nell’anno del titolo del Derby County, il Leicester City perse la Prima Divisione nell’anno del titolo del Forest.

Derby, Nottingham e Leicester: tre città delle Midlands Orientali. Tre capitali dei miracoli. Sportivi, ovviamente.