L’onestà in politica è mantenere, una volta eletti, la parola data in campagna elettorale.
Senza questa condizione non esiste nessuna onestà in politica. Puoi anche non rubare ma se non mantieni la tua parola dopo le elezioni e dici che è finita la campagna elettorale sei un bugiardo. Praticamente hai detto che, dopo aver gabbato gli elettori, puoi fare tutto il contrario di ciò che avevi detto.
Noi abbiamo fatto una campagna elettorale di tipo maggioritaria con una legge elettorale ad impianto proporzionale. Una campagna elettorale in cui i tre poli principali ma anche LEU e quelli esclusi dal Parlamento hanno sostenuto che tutti gli altri erano pessimi e che avrebbero governato solo con le coalizioni con cui si erano presentati (cdx e csx) o da soli.
Le elezioni, grazie all’impianto proporzionale, ha dato l’impossibilità di un governo conforme al dato elettorale. Qualsiasi coalizione nasca in Parlamento sarà un inganno nei confronti dell’elettorato.
Nessuno ha detto agli elettori pentastellati che avrebbero governato con il Pd o con la Lega, nessuno ha detto agli elettori di cdx che avrebbero governato con il csx o con la Lega, nessuno ha detto agli elettori del csx che avrebbero governato con il cdx o con il M5S.
È da immaginare che, se lo avessero detto, i risultati sarebbero stati diversi. Certo i cinquestelle non avrebbero potuto fare una campagna elettorale dicendo di essere disponibili a governare con chiunque, avrebbero dovuto scegliere prima e quella scelta avrebbe modificato il risultato.
A questo deve aggiungersi che la situazione italiana e internazionale non consentono di trovare situazioni placebo. Servono governi con maggioranze compatte e fideistiche, capaci di reggere ad aggressioni economiche e sociali internazionali e sovranazionali.
In questo quadro, l’unica soluzione politicamente onesta è tornare immediatamente alle urne, introducendo un minimo premio di maggioranza ed eventualmente le preferenze a questa legge elettorale e obbligare i partiti a dire con chi farebbero le alleanze in caso di mancata maggioranza.
Insomma l’onestà in politica è la fedeltà al mandato elettorale ricevuto, venir meno a questo è disonesto.
Le elezioni, grazie all’impianto proporzionale, ha dato l’impossibilità di un governo conforme al dato elettorale. Qualsiasi coalizione nasca in Parlamento sarà un inganno nei confronti dell’elettorato.
Nessuno ha detto agli elettori pentastellati che avrebbero governato con il Pd o con la Lega, nessuno ha detto agli elettori di cdx che avrebbero governato con il csx o con la Lega, nessuno ha detto agli elettori del csx che avrebbero governato con il cdx o con il M5S.
È da immaginare che, se lo avessero detto, i risultati sarebbero stati diversi. Certo i cinquestelle non avrebbero potuto fare una campagna elettorale dicendo di essere disponibili a governare con chiunque, avrebbero dovuto scegliere prima e quella scelta avrebbe modificato il risultato.
A questo deve aggiungersi che la situazione italiana e internazionale non consentono di trovare situazioni placebo. Servono governi con maggioranze compatte e fideistiche, capaci di reggere ad aggressioni economiche e sociali internazionali e sovranazionali.
In questo quadro, l’unica soluzione politicamente onesta è tornare immediatamente alle urne, introducendo un minimo premio di maggioranza ed eventualmente le preferenze a questa legge elettorale e obbligare i partiti a dire con chi farebbero le alleanze in caso di mancata maggioranza.
Insomma l’onestà in politica è la fedeltà al mandato elettorale ricevuto, venir meno a questo è disonesto.