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Tecnologia

Twitter: stop allo spam alla carlona. Bah!

L’iniziativa ha un sapore puritano e corre in linea con la tendenza della moda attuale od odierna a moralizzare anche la rete. Lo strumento del tempo libero durante e per via del virus sta diventando monopolio del controllo e della “redenzione”.

Sarebbe bello poter dire che non ha senso fare questo, ma ormai il declino impone il rigore e Twitter (strumento professionale tra i social) ha stabilito di intraprendere una sperimentazione per la battaglia alle false notizie.

Quante volte avete condiviso un articolo per via della foto o del titolo ma il contenuto era falso o fuorviante? Se non vi fosse mai accaduto ci chiediamo se per caso internet non abbia preso troppo campo nelle vostre vite. I social hanno questo limite e statisticamente almeno una volta nella vita succede. La propaganda alle fake news. E si impara a sbagliare e a riderci sopra e a chiedere scusa.

Niente da fare. La rete non vuole che gli utenti diventino navigatori maturi. Vuole che si legga e si faccia condivisione con competenza. La competenza del navigante!!

Ecco allora cosa accade e cosa ha comunicato twitter: “per aiutare a promuovere una discussione informata, stiamo testando un nuovo prompt su Android, quando ritwittiamo un articolo che non avete aperto su Twitter, potremmo chiedervi se si desidera aprirlo prima “.

In sostanza la tesi sarebbe che, trattandosi di social, molto probabilmente potrebbe nascere il bisogno di essere consapevoli dei contenuti. Per una discussione. Quindi gli articoli vanno letti.

Per intero. Con coscienza. Con competenza.. No. In realta’ e’ sufficiente che il vostro server entri in contatto con l’altro server. A quel punto potrete procedere. E come accade in questi casi a breve usciranno delle funzioni in grado di inibire questo prompt, che nonostante le buone intenzioni e’ l’ennesima imposizione. Dopo la mail. Dopo Google. Dopo wikipedia. Dopo i cookies. Etc.. Etc.. Etc.. Fate click! Click! Click! Altrimenti i siti interessati non guadagnano i soldini..

Nessuno fa niente per niente. Suvvia. Banale ma sempre valido!

Martina Cecco