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Editoriali

GIORGIA MELONI E IL MANIFESTO

Che le donne di Destra non siano come quelle di Sinistra è ormai risaputo da anni. L’unica leader donna della politica italiana è Giorgia Meloni, donna di grande intelligenza ma di bellezza opinabile, come del resto da sempre anche da lei detto.

10002983_308203156000496_6733282905649200100_nIn  questi giorni la presidente di Fratelli d’Italia è finita nel gioco al massacro del web, colpevole, secondo gli internauti, di aver fatto “ritoccare” i suoi cartelloni per la campagna elettorale per le Europee. Ritocco o no, le accuse hanno invaso ingiustamente il profilo twitter della Meloni. Lei, con molta autoironia, ha alla fine risposto che “E’ ufficiale: il mondo mi considera una cozza”.

Perché ingiustamente? Se le accuse fossero state rivolte a qualche esponente della sinistra, ci sarebbero state accuse di sessismo, e si sarebbe puntato tutto su una feroce disparità di genere nei confronti delle donne.

Se la sinistra punto tutto su leggi elettorali che mirano alla parità di candidature uomo-donna, è altresì vero che a destra vi sono ottime esponenti di genere femminile. Basti pensare a Mara Carfagna, che, oltre a essere continuamente vittima della sua bellezza, ovvero l’accusa contraria a quella che si pone alla Meloni, ha sempre dimostrato ottime qualità politiche. In un celebre duello televisivo con Luisella Costamagna, andato in onda nel 2012, l’onorevole di Forza Italia dimostrò la capacità di molte donne collocate al di fuori della sinistra.Giorgia Meloni

Attaccata sul suo passato, oggetto era un calendario da lei fatto nel passato, spiegò in televisione che Berlusconi non ha detto che “voleva sposarla” ma che era “una donna da sposare, che è diverso”; al contempo, mantenendo sempre una fermezza e calma unica, ha anche spiegato che non aveva, ed ha, alcuna intenzione di non “rinnegare nulla del suo passato”.

Il duello è molto interessante: Costamagna cerca di portare l’intero discorso  solo sulla bellezza che è tramite per diventare una donna politica; Carfagna invece si sofferma sulla sostanza nei contenuti, ovvero di ciò che un/a politico/a e un governo hanno fatto e fanno.

Due visioni politiche diverse. Se la sinistra sta quindi puntando tutto sull’immagine, non tanto quella fisica ma quanto piuttosto quella propagandistica delle “quote rosa”; la destra sta invece dando spazio ai contenuti. Sebbene inferiori di numero, le donne di destra si sono sempre dimostrate all’altezza, se non superiori, al genere maschile. Una prova è confermata dalla decisione di Fratelli d’Italia di puntare su una giovane e intelligente ragazza, Giorgia Meloni, che è liberissima, nessuno lo può vietare o criticare la sua scelta, di ricorrere anche ai ritocchi digitali. Del resto un tocco di vanità, sempre che ci sia stato, non si può negare a nessuno.

Michele Soliani