“Sono ancora nella Lega Nord, salvo imprevisti.” Con queste iniziali parole era iniziato l’ultimo pubblico tentativo da parte di Flavio Tosi martedì sera da Lilli Gruber su La7 a “Otto e mezzo” di ricucire lo strappo con Matteo Salvini. Mancavano solamente novanta minuti alla sua “di fatto” espulsione dal carroccio. La conduttrice l’aveva incalzato: “A me sembra di capire che lei è fuori dalla Lega, visto che non accetta l’ultimatum di Salvini di lasciare la Fondazione…”. Un sorriso da parte del Sindaco di Verona che pacatamente aveva replicato: “Non è che dalla sera alla mattina si dice non esiste più una fondazione. L’avessero detto due mesi prima o dopo se ne parlava ma non sotto elezioni”.
Cercava il dialogo Tosi e ricordava che “Per me, dopo 25 anni di militanza, la Lega è come una famiglia. Sono uno dei più vecchi militanti, quindi c’è tutta la voglia di ricucire, ma non posso accettare condizioni che mi umiliano. In una situazione come questa ci sono stati tentativi per rimediare. C’è qualcuno che cerca di trovare delle soluzioni, qualcuno che fa da pontiere.”
Tosi ci tiene a ricordare che “La Liga Veneta ha facoltà di decidere liste ed alleanze. Questa volta succede che da Milano dicono che l’ultima parola spetta a Milano. Come Liga abbiamo detto che, come sempre è stato e come è stato per la Lombardia, se c’e’ rispetto per le sezioni regionali, liste e alleanze le decidono.”
Aveva, chiaramente, ribadito anche la sua disponibilità a trattare sui nomi che comporranno la Lista dei candidati della Lega Nord alle prossime elezioni Regionali che si terranno in Veneto. Poteva essere un semplice rinvio del problema dato che, come anche affermato dal Sindaco di Verona, vi è un mancato rispetto di accordi che erano stati presi al tempo dell’elezione di Salvini a segretario della Lega. A Tosi, segretario della Liga Veneta, era stato affidato il compito di creare un partito a livello nazionale di centrodestra; a Salvini, invece, di gestire il Carroccio. Proprio quest’ultimo punto che è all’origine dei vari dissidi che vi sono all’interno del mondo leghista.
Salvini comunque non ha cercato di trovare soluzioni alla questione inerente la Liga Veneta. Lo fa affermando sui social network: “Dispiace che da settimane Flavio Tosi abbia scelto di mettere in difficoltà la Lega e il governatore di una delle regioni più efficienti d’Europa. Ho provato mediazioni di ogni tipo, ma purtroppo, ricevendo solo dei no, sono costretto a prendere atto delle decisioni di Tosi e quindi della sua decadenza da militante e da segretario della Liga Veneta – Lega Nord.”
Espulsione “di fatto” per il Sindaco di Verona che si è trovato anche a essere accusato di aiutare la Sinistra visto che si vuole porsi come alternativa a Luca Zaia.
“Da domani – conclude Salvini – basta chiacchiere, e si lavora con tutte le sezioni e tutti i gli iscritti, che contiamo di raddoppiare in fretta per riconfermare il buon governo di Luca Zaia. Ovviamente le liste per il Veneto saranno fatte solo dai Veneti, dal commissario Gianpaolo Dozzo (uno dei padri della Liga Veneta, iscritto dall’83) e da tutti i segretari del territorio veneto. Senza rancore e facendo gli auguri a Flavio Tosi, saranno i Veneti a decidere.”
M.S.
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