Sono passati 73 anni dalla occupazione dell’intero stivale da parte delle truppe alleate dopo l’armistizio di Cassibile del 1943, 73 anni in cui nessun governante ha mai proposto l’allontamento delle truppe di invasione sul territorio nazionale. L’Ungheria, paese sconfitto come il nostro, al momento non ha sul suo territorio truppe, ma questa è un’altra storia. Quello che ci interessa è festeggiare oggi una festa che non ricorda altro che la nostra sconfitta militare, usando come scusa quella che oggi saremmo tutti obbligati a parlare tedesco: oggi in realtà siamo comunque costretti a parlare tutti inglese e anche tedesco.
I media asserviti ci deliziano raccontandoci fatti eroici dei piloti americani, come quello che non rase al suolo la torre di Pisa (era lo stesso che uccise nel 1944 un gruppo di italiani che erano a festeggiare la Pasquetta), e dei partigiani, le cui violenze sono state ampiamente documentate da Giampaolo Pansa. A chi oggi usa come scusa per festeggiare quella della libertà, ricordo solo che si è passati da un regime ad un altro. Gli USA hanno contribuito alla liberazione d’Italia così come hanno liberato, lrak, Afganistan e Libia, esportatori di democrazia al napalm.
Ci troviamo in una dittatura economico-finanziaria, in un’Europa comandata da una commissione che non risponde al volere di nessun popolo, ci hanno messo le catene al collo e ai piedi, altro che liberazione.