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La reazione stizzita di Re Carlo contro il portapenne. Ecco il motivo

E’ già diventato un meme la reazione di Carlo all’atto di firmare il documento che ufficialmente lo proclamava sovrano. Ma cosa è successo esattamente? Sua Maestà è noto per portare la sua penna stilografica personale poiché spesso gli viene richiesto di firmare i libri dei visitatori durante le visite reali. Così, quando si è seduto durante la sua prima riunione del Consiglio privato per firmare i documenti, ha fatto cenno al suo aiutante per la rimozione di un portapenne decorato dato che aveva già a disposizione la sua penna.

La firma – con la penna messa a disposizione dai valletti – invece non è andata così bene. Il re era evidentemente infastidito dalla piccola scrivania che gli rendeva difficile firmare i grandi documenti davanti a lui. Tuttavia, è riuscito a firmarne uno. Ma quando ha deciso di passare a quello successivo, la vaschetta porta penne si è messa in mezzo.

In quel momento, il re ha fatto una smorfia al suo bastone. In pochi secondi, una mano ha spostato rapidamente la vaschetta porta penne.

Questo non è stato l’ultimo dei problemi, il portapenne è diventato di nuovo il cattivo della vicenda quando il principe William si è seduto per firmare dichiarazioni. Questa volta il principe ha dovuto chiedere il vassoio.

In un altro momento interessante della storica cerimonia, il nuovo monarca ha sfoggiato una firma nuova di zecca che ha firmato Charles R. questo è stato anche seguito dalla moglie, la regina consorte, che ha firmato come Camilla R., anche William ha firmato il documento, ma firmato come William P., con la ‘p’ che sta per Prince.

La regina firmerebbe documenti con Elizabeth R., con la ‘r’ che sta per ‘regina’, che in latino significa regina; allo stesso modo Charles’ ‘r’ sta per ‘rex’, che in latino significa re.

Candida Livatino, tra le più celebri grafologhe d’Italia, analizzando la grafia del figlio di Elisabetta II. “La scrittura del Re Carlo III è di piccole dimensioni – spiega l’esperta a Tgcom24 -. Evidenzia che Carlo sottostima le sue capacità, anche se è più capace di quanto non creda. Tiene a bada l’emotività, specialmente quando deve affrontare momenti importanti. Prova le emozioni, ma subito le soffoca. Ha una notevole forza di volontà, un forte senso del dovere, ma a volte subisce l’influenza altrui”.