Un Giobbe Covatta in gran forma ha coinvolto i circa 150 spettatori che hanno assistito allo spettacolo “SCOOP (La donna è superiore all’uomo)” che si è tenuto nella giornata di ieri 23 novembre al Teatro Auditorium Comunale di Lavis. Il pubblico non era numeroso rispetto alla capienza della struttura ma l’attore l’ha presa sul ridere “Era meglio che venivo a casa vostra”.
100 minuti di performance satirica e umoristica, enfatizzando e rimarcando i classici stereotipi moderni, incentrata sull’evoluzione dalla preistoria ai giorni nostri, sullo sviluppo dell’uomo e le sue differenze con la donna, facendo emergere la superiorità di quest’ultima nelle varie sfaccettature (fisiche, di pensiero, di comportamento): non si tratta di colore, origine o tratti somatici, il maschio è una razza inferiore mentre l’unica razza superiore è la femmina!
Durante lo spettacolo il comico ha interpretato vari personaggi cambiandosi più volte d’abito (Giobbe Covatta che ci racconta dalla preistoria ai giorni nostri; Dio intervistato da Giobbe Covatta che racconta come ha creato l’universo, la Terra, gli animali, l’uomo; l’anziano del futuro che rilegge il diario della madre di quando lui negli anni 2000 era piccolo), confrontando la teoria scientifica a quella religiosa creazionista dell’evoluzione ma soprattutto sottolinenando le caratteristiche negative dei maschi che sono emerse nel corso della Storia: violenze, ignoranza, stupidità congenita, presunzione, ecc. a confronto invece della donna, più intelligente, più pronta, più intuitiva.
Ma non sono ovviamente mancate ironie anche sull’universo femminile (se è sì vuol dire no; la grandissima capacità di memoria di una donna che ricorda episodi di 20 anni prima per rinfacciarli; il parlare, parlare, parlare…).
Giobbe Covatta ha mostrato tutto il suo pluriennale repertorio con le sue tipiche gag, battute, esclamazioni (anche con riferimenti alla politica, al calcio, alla guerra) che hanno divertito il pubblico presente e raccolto lunghi applausi al termine dello spettacolo, con l’attore che ha visibilmente apprezzato.
Vista l’imminente giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Giobbe Covatta ha concluso la serata con questo sonetto attribuito a William Shakespeare (di cui riportiamo un estratto):
“Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le sue ali che avete tarpato, per tutto questo: in piedi, signori, davanti ad una Donna!”
Di Giovanni Gobber