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Katy Perry è finita nello spazio (sì, davvero)

Di primo acchito sembra uno scherzo ben congegnato. Tipo quelli che ti fanno al bar mentre stai ancora aspettando il caffè. Invece è tutto vero: Katy Perry è volata nello spazio. Letteralmente e in un volo che rappresenta senza troppi giri di parole un qualcosa di storico. A bordo della capsula New Shepard di Blue Origin, nel cuore del deserto texano, la pop star ha vissuto l’esperienza di una vita — e in ottima compagnia.

Un equipaggio tutto al femminile: con lei anche Lauren Sanchez (futura moglie di Jeff Bezos e a quanto pare anche designer di tute spaziali), la giornalista di CBS Gayle King, l’ex scienziata NASA Aisha Bowe, l’attivista Kerianne Flynn e l’astrofisica Amanda Nguyen. Sei donne, sei storie diverse, un solo cielo. E qualche decina di chilometri sopra la linea di Kármán, là dove finisce l’atmosfera e comincia il sogno.

A oltre sessant’anni dal pionieristico volo di Valentina Tereshkova, la prima donna a orbitare attorno alla Terra, un nuovo equipaggio tutto al femminile ha scritto un’altra pagina nella storia dell’esplorazione spaziale. Il 16 giugno 1963, Tereshkova, a soli 26 anni, partì a bordo della capsula Vostok 6, completando 48 orbite in 71 ore, diventando un simbolo dell’emancipazione femminile e della propaganda sovietica durante la Guerra Fredda.​ Il volo di aprile, chiamato NS-31, è durato appena dieci minuti, ma è stato il primo viaggio suborbitale femminile. Le sei viaggiatrici hanno sperimentato la microgravità, hanno visto la Terra da lontano, e si sono portate a casa — forse — un nuovo modo di guardare la vita.

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E come in ogni favola moderna che si rispetti, non potevano mancare i dettagli glamour. Le tute spaziali sono state disegnate da Lauren Sanchez, futura moglie di Bezos, con l’aiuto dei celebri stilisti Fernando Garcia e Laura Kim (sì, proprio quelli dietro Oscar de la Renta e la griffe Monse). Un mix di tecnologia e passerella, che ha reso l’impresa ancora più cinematografica.

E’ stato Jeff Bezos in persona a voler aprire il portello della capsula al ritorno. Lauren Sanchez è stata la prima a uscire, tra abbracci, lacrime e la voglia impellente di sentire i suoi figli. Poi è toccato a Katy Perry. Sulla scaletta, ha alzato al cielo una margherita — fiore simbolo di forza e resilienza — e una volta toccato il suolo, ha baciato la terra. “È per Daisy”, ha detto commossa, pensando alla figlia avuta con Orlando Bloom. “Ho visto la Luna da lassù, e la Terra mi è sembrata viva, calma, incredibilmente nostra”.

Durante il volo, Katy ha anche intonato What a Wonderful World di Louis Armstrong. La sua voce ha risuonato nell’assenza di gravità, regalando un momento che nessun live, per quanto spettacolare, potrà mai replicare. Ora la cantante sogna di scrivere un brano ispirato a questa esperienza, e — spoiler — ha già annunciato che sarà il cuore del suo prossimo tour.