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LA RUSSIA PREPARA LA CONTROFFENSIVA NELLA GUERRA ECONOMICA

La Russia ha deciso di introdurre sanzioni contro l’Occidente e l’Ucraina. È questa la decisione presa dal Presidente Putin che ha incaricato il governo di preparare una lista di prodotti agricoli e di generi alimentari per cui sarà vietata l’importazione.
È la prima volta da decenni che si profila una reale e pericolosa reazione alle sanzioni che vengono solitamente introdotte dall’Occidente nei confronti di taluni stati.

L’Italia sarà tra i paesi maggiormente colpiti da questa decisione. Le stime oscillano su cifre superiori alle centinaia di milioni di euro. Sembra, come riportato da fonti russe, che però non rientri ancora nel divieto gli alimenti per bambini, i vini e superalcolici dei paesi europei. In alcuni casi, al posto del divieto, verranno introdotte delle quote. Dobbiamo ricordare che, dati della Coldiretti, oltre il 16% del valore delle esportazioni agroalimentari italiane è rappresentato da vini e spumanti che dovrebbero essere al riparo dalla decisione di Vladimir Putin dopo che nel 2011 la società Gancia, casa storica per la produzione di spumante, è divenuta di proprietà per il 70% dell’oligarca Rustam Tariko, proprietario della banca e della vodka Russki Standard.
Altri paesi, quali Belgio e Grecia, rischieranno di subire pesanti ricadute dal punto di vista economico. Si stimano infatti perdite per 500 milioni di dollari; mentre per Polonia, Lettonia, Lituania e Estonia la limitazione dell’importazione del latte e degli ortaggi potrebbe avere conseguenze catastrofiche.

L’Ucraina, invece, corre il rischio di ritrovarsi senza forniture di latte visto che questa importava dalla Russia una quota che arriva all’80%.
I russi hanno giustificato la decisione come unica soluzione alla decisione presa da Unione Europea e dagli USA di dichiarare alla Russia una “guerra economica”. Del resto la loro sicurezza risiede su due fattori: la possibilità di comprare merci in altri mercati e la produzione e l’autarchia. Riguardo al primo, Putin si può rivolgere ai paesi del BRICS e ai suoi patner dell’Unione Doganale; in merito al secondo fattore vi è una seria possibilità di dar spazio alle aziende russe.
Il serio rischio, in questa guerra economica che ha sostituito quella convenzionale, è rappresentato dall’invincibile “Generale russo Inverno”.

Molti osservatori internazionali stanno osservando un comportamento “attendista” da parte del Presidente Putin. Si aspetta in Russia ormai l’inverno, quando avrà lui il coltello dalla parte del manico per gestire le forniture di gas.
Si profila quindi una guerra economica che ricorda tanto quelle che hanno visto coinvolti Napoleone e Hitler, solo il meteo e le decisioni prese ne decideranno l’esito.