Sempre più spesso, non solo nel mondo dello sport, si vedono ragazzi e ragazze giovanissimi assumere atteggiamenti ribelli ed egoistici, pensando così di avere successo nella vita. Molti di questi falliscono nei loro intenti, mentre ci riesce perfettamente una ragazza pulita e rispettosa come Sofia Goggia.
La sciatrice, che oggi ha bissato il successo dell’Oro olimpico di PyeongChang vincendo in Svizzera la Coppa del Mondo di discesa libera, dovrebbe essere presa come esempio dalla maggior parte di questi Millennials con la puzza sotto il naso e la pazienza sotto le scarpe, smaniosi di volere tutto e subito sacrificando tutto ciò che gli appare di ostacolo quando in realtà potrebbe essere uno stimolo.
In questa direzione va lo spot della Red Bull, che ha voluto seguire la campionessa nella sua giornata tipo. Pochissimo tempo dedicato ai social, una parentesi di tempo sempre aperta per la famiglia, la casa e il cane, ma soprattutto tanto spirito di sacrificio e pazienza, doti fondamentali per costruire un successo, che è ben diverso dall’ottenerlo tout court. In un video di un minuto e mezzo, la nota casa produttrice di energy drink e sponsor di Sofia Goggia ha reso l’idea di che cosa voglia dire essere dei campioni, dentro e fuori la pista da sci.
La giornata da iniziare alle 6:30 e da terminare alle 21:30 può sembrare alla lunga stancante, noiosa, forse anche controproducente. Ma se la Goggia può darci un esempio, quello sta nel vedere la routine come la preparazione all’eccezionalità del successo. Ed è solo vivendo serenamente e senza infantili isterie questa routine che le vittorie diventeranno parte integrante della vita quotidiana. Si prenda ad esempio il pranzo che la Goggia fa ogni giorno con il padre: sembrerebbe quasi un atto dovuto, o una perdita di tempo. In realtà è forse la cosa più importante della giornata: pranzare con un familiare non deve essere visto come un atto dovuto o un fastidio, anzi, deve essere il modo più istantaneo per ricordare da dove si è partiti. Senza quel genitore a spingere e a permettere di rincorrere quel sogno, probabilmente non si avrebbe nemmeno un obiettivo da raggiungere.
Ma sono anche le lunghe passeggiate col cane, o l’attenzione rivolta verso la lettura e le chiacchierate piuttosto che l’isolamento nel proprio mondo tramite musica o altri trasporti emotivi che influiscono sulla riuscita di Sofia Goggia: l’isolarsi porta inevitabilmente a non avere nessuno con cui affrontare le tensioni prima di una gara o di un passaggio fondamentale in vista di un successo. Il vivere in compagnia le piccole sfide quotidiane permette di arrivare più rilassati al momento della verità, riuscendo ad aggiudicarsi il tanto agognato successo.
In sostanza, l’esempio che la Red Bull ha voluto dare è molto chiaro e rivolto direttamente a tutti quei ragazzi che non hanno più la pazienza di aspettare genitori, amici e fidanzati. Nello stesso tempo materiale si possono seguire due strade, l’una porta a vincere qualcosa perdendo sempre altro – se non addirittura altri – lungo il percorso; l’altra trascina noi stessi e tutti quelli che hanno sempre creduto in noi su quel podio che migliaia di persone sognano e non riusciranno mai a raggiungere. La prima via porta a stufarsi anche della vittoria, perché una vittoria che non può essere condivisa viene dimenticata presto; la seconda porta invece a vivere la vittoria, ad assaporarla e a tenerla conservata nella propria memoria e in quella di chi ha vissuto la routine insieme a noi, aiutandoci a costruire quell’attitudine al successo che ti consente di vincere sempre di più e di perdere sempre meno.