Il calcio e la politica. Un binomio che in italia ha sempre funzionato molto bene, soprattutto per eleggere, confermare o meno, le varie figure politiche del paese o delle città.
Non è un caso infatti che nei periodi antecedenti le elezioni, diverse cariche politiche dichiarino o consolidino le proprie fedi calcistiche per aumentare il proprio bacino elettorale. Basti pensare a tutto ciò che fece Berlusconi, quando prese il Milan, lo portò a successi inimmaginabili, comprando i migliori giocatori del mondo, si candidò e vinse le elezioni. Berlusconi, anche grazie grazie anche ad ulteriori campagne acquisti, poi nel corso del tempo, riuscì a far convertire molti tifosi milanisti, storicamente orientati verso sinistra, a votarlo, così da avere maggior sostegno per le votazioni successive.
Non da meno, seppur in una forma decisamente meno appariscente, è ciò che ha fatto il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher.
L’attuale presidente, infatti, cavalcando l’onda dell’entusiasmo derivata dall’accesso alla Champions League, nel Maggio scorso e da un mercato che ha visto l’Inter muoversi come principale antagonista della Juventus, con l’arrivo di grandi campioni come Raja Nainggolan e Stefan De Vrij, si è ufficialmente iscritto all’Inter Club di Bolzano, sciogliendo definitivamente gli indugi su quale fosse la sua squadra del cuore.
Una mossa molto astuta, quella fatta da Kompatscher , poiché ad Ottobre ci saranno le rielezioni e chiaramente puntando ad un nuovo mandato, per ottenere la conferma ha voluto incorrere nel più semplice degli aiuti, quello calcistico. Essendo poi l’Inter la prima squadra per numero di tifosi nella provincia, la semplice iscrizione al Club è stata accolta in maniera decisamente positiva, portando ulteriori adesioni all’associazione, che siamo sicuri, ricambierà il favore molto generosamente.
Si può dunque dire che nonostante passi il tempo, il connubio tra sport e politica sia sempre attuale, e che in certe situazioni, i colori della squadra del cuore possono addirittura superare gli ideali politici, se poi invece le due cose vanno a braccetto come a Bolzano, è una vittoria per tutti.
Daniele Adorno.