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Un’assemblea dei soci della Cassa Rurale di Trento scalda la campagna elettorale cittadina. Scontro tra PATT, Rossato e Baracetti

È bastato poco per infiammare la politica comunale e provinciale di Trento: un semplice comunicato della Consigliera provinciale della Lega, Katia Rossato, nel quale poneva dei dubbi sulla scelta del Rappresentante Designato dalla Cassa Rurale di Trento nella persona del dott. Paolo Piccoli, Notaio in Trento, con deleghe e istruzioni di voto che dovranno pervenirgli tassativamente entro il 24 giugno 2020.

Un comunicato che è stato utilizzato da parte di Alberto Pedrotti – Segretario del PATT per la città di Trento – e dal Capogruppo in Consiglio comunale a Trento Alberto Pattini, per attaccare quanto dichiarato dall’esponente della Lega. Pattini ha affermato su Facebook: “Forse l’é meio continuar a vender Ovi? La signora Katia Rossato, consigliera provinciale della Lega, prima di politicizzare le operazioni di voto di organo aziendale di cui anch’io sono socio, studi o si faccia spiegare come funziona l’articolo 106 del Dl 18/2020. Con l’indennità che riceve una ricerca o una consulenza giuridica potrebbe anche permettersela e non pensiamo costi tanto di più di due cassette di ovi“.

Ma cosa aveva detto la Consigliera Rossato? Importante precisazione: il Notaio Paolo Piccoli ha scelto di candidarsi alle elezioni comunali a Trento, ma è al contempo un conosciuto professionista cittadino. Insomma una situazione delicata e le sue attività – soprattutto alla luce delle sue ultime scelte – non passano inosservate. Così nel comunicato stampa di ieri l’esponente della Lega aveva detto: “Sappiamo tutti che l’attività verrà svolta secondo l’imparzialità che contraddistingue i notai, ma da parte di Cassa rurale di Trento ci doveva essere maggiore attenzione anche in merito alle recenti decisioni prese dal Dottor Piccoli che ha scelto di candidarsi e di sostenere Franco Ianeselli“.

Si tratta di un’operazione – ha proseguito la Rossato – che coinvolge migliaia di soci e di elettori di Trento e lasciarla gestire ad un candidato non è stata forse la scelta migliore. Inoltre mi stupisce la scelta operata da Cassa rurale di Trento: perché rivolgersi al Notaio Piccoli e a non tanti altri notai presenti a Trento, semmai non candidati alle elezioni comunali?

Una domanda posta senza particolare malizia, eppure da questa dichiarazione è scattata una querelle che – stando a quanto riportato da altri giornali – può avere lunghi strascichi. Infatti è intervenuto in merito, oltre alla sezione di Trento del PATT e alla Consigliera Rossato, anche il candidato Sindaco del centrodestra Alessandro Baracetti, a totale difesa dell’esponente leghista.

Leggo con disappunto il commento del dottor Alberto Pattini ad un comunicato della Consigliera Provinciale Katia Rossato. Mi fermo al livello della forma: usa il dialetto per dileggio e la dequalifica per il suo lavoro. Il post rivela a tutti un atteggiamento classista e essenzialmente antidemocratico, proprio di chi preferisce screditare la persona invece di sostenere il confronto delle opinioni” ha dichiarato Baracetti.

Una frase forte, scritta dal candidato Sindaco a poche ore dalla sua denuncia nei confronti di un sistema che lo ritiene scomodo. La campagna elettorale, partendo da un evento non apparentemente rilevante come un’assemblea dei soci, si è infiammata improvvisamente coinvolgendo il centrosinistra con le sue varie liste in competizione e il centrodestra a trazione Lega e con due Consiglieri provinciali che difficilmente non saranno protagonisti, volenti o nolenti.

E la Consigliera Rossato? Non è rimasta in silenzio, anzi ha ulteriormente rilanciato accusando i due di non leggere le sue dichiarazioni – quelle sopra riportate – e ha aggiunto affermando: “Non mi aspettavo da parte di un politico navigato come lui una simile dichiarazione. Non ho mai messo in dubbio l’imparzialità dei notai, tanto meno quella del Dottor Piccoli, ma ritengo che la Cassa Rurale di Trento avrebbe dovuto scegliere una persona politicamente non schierata! Accantonando per un attimo il mio ruolo di Consigliere Provinciale, da donna ma soprattutto da cittadina, auspico un bel bagno di umiltà a entrambi“.

Riccardo Ficara Pigini