Che cosa ci aspetta nel 2021? A fornirci una possibile chiave di lettura, ovviamente da prendere “con le pinze”, è la profezia del Ragno Nero del 2021. Una profezia che ha già nel passato dimostrato di essere attendibile. Basti pensare che l’anno scorso la profezia parlava sia del Covid che del Recovery found.
Quest’anno l’anno sarà caratterizzato dalla “Corona di San Nicola”. Questo titolo può evocare varie congetture che possono spaziare da eventi politici che possono interessare la Russia e tutta l’Europa dell’est così come il rischio che l’epidemia di Covid possa svilupparsi nell’Europa orientale.
Il riferimento alla “corona” lo troviamo anche nella profezia dello scorso anno quando si affermava che la corona avrebbe interessato la terra di Pietro, ovvero l’Italia. A differenza dell’anno scorso ora si parla di una “Corona reale”, ovvero di una possibile mutazione del virus che interesserà – come riporta lo stesso testo – anche gli Stati Uniti o l’intera Unione europea. E’ maggiore l’ipotesi che possa interessare l’Unione europea, infatti si fa riferimento a un bambino, ovvero a un’istituzione di recente creazione.
Ambientalmente il testo afferma così:
E gli uomini lo vedranno nel tempo in cui
i cieli saranno invasi da un fumo velenoso;
le terre saranno avvelenate da un fungo micidiale;
le acque saranno contaminate da vermi invisibili.
In questo tempo si vedrà anche la colomba sulla casa della luce radiante, mentre l’uomo settimino si allontanerà dalle sue terre e dal suo trono.
Che decennio comunque aspettarci? Secondo il ragno nero questo sarà il decennio del Vitello d’oro. Tutti l’hanno visto, ma pochi l’hanno capito. La purificazione ha sfiorato la terra e poi, come una nube impazzita, ha sorvolato i cieli.
“Smarrimento e angoscia avvolgeranno ogni cosa. Ma quando la paura del diluvio sarà passata, le formiche invaderanno nuovamente le piazze. E sulle piazze sarà eretto ancora una volta il sacrario del vitello d’oro, contenente l’altare di Satana.
L’uomo è destinato a cadere e a risollevarsi. Per poi cadere nuovamente. Questo tempo sarà ricordato come «la civiltà del vitello d’oro». Tempo di grande idolatria e tempo di grande smarrimento.
Tremante e velata affiorerà la voce dello spirito, che sarà soffocata dal grido del vitello d’oro. Perché Gerusalemme sarà una foglia tra sette rami, mentre Sodoma e Gomorra saranno sette rami su una foglia.
Mai, come in questo tempo, saranno sacrificate tante vittime al vitello d’oro. Ma non apparirà nemmeno una goccia di sangue. Perché i servi del vitello d’oro useranno le loro toghe e i loro paramenti per pulire e nascondere ogni traccia sacrificale”.