Glauco Marras, presidente Fir (Federazione italiana della ristorazione) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, per raccontare le difficoltà a cui vanno incontro i ristoratori nel cercare personale per le loro attività.
Marras ha iniziato il suo intervento, parlando proprio della situazione dei ristoranti: “Nel 2020-21 abbiamo avuto un calo del 30% rispetto al pre-pandemia, io che lavoro all’interno dell’ortomercato di Milano posso garantire che abbiamo avuto dei picchi di lavoro impressionanti in tre mesi, ma anche picchi di non lavoro da paura –ha affermato Marras-. E’ normale che ci sarà una ripresa, ma si ritorna alla normalità, non c’è un aumento di lavoro”.
Proseguendo nel suo intervento, il Presidente della Fir si è lasciato andare anche ad alcune considerazioni sul Ministero: “Sentendo i nostri capoccioni del Ministero tutto sta andando a meraviglia, non ci sono stati cali di partite iva, non c’è stato un calo di lavoro, secondo loro sono tutte chiacchiere inventate dal popolino. A Milano e Roma le attività stanno facendo fatica a trovare dipendenti italiani. Io che ho sempre fatto il cuoco, ora ho cambiato, ma ho sempre lavorato con persone di varie etnie, mi fanno ridere quando mi danno del razzista”.
Sempre parlando delle difficoltà a trovare personale, Marras ha poi concluso: “Abbiamo 70 ragazzi extracomunitari che lavorano con noi. Io dico che il reddito di cittadinanza va abolito perché sta penalizzando le aziende che non trovano dipendenti. Ci sono titolari onesti e titolari disonesti, io parlo per i titolari onesti, non per quelli che vogliono sfruttare le persone. Io applico il contratto collettivo nazionale e mettiamo tutte le ore di straordinario in busta, perciò esce fuori una busta paga di 1800-2000 euro al mese per 5 giorni a settimana, anche se il contratto dice 6. Nonostante questo faccio fatica a trovare dipendenti. Da me sono venuti ragazzi a cercare lavoro chiedendo stipendio a nero perché così non perdono il reddito di cittadinanza”.