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Il Moralista

Sì, la spigolatrice di Sapri è bella. E allora?

Inaugurata ieri alla presenza delle autorità locali e del leader del M5S Giuseppe Conte, la statua di bronzo raffigurante la spigolatrice di Sapri è già al centro d’una polemica assurda. Altro aggettivo riesce infatti difficile individuare per le parole di quanti – da Monica Cirinnà a Laura Boldrini -, stanno esprimendo forti riserve sulle forme pronunciate della donna ritratta, che peraltro indossa un abito sottile che, all’occhio, rievoca un effetto di nudo. Anche senza esser critici d’arte, si può in effetti notare come la statua in questione ritragga una donna senza dubbio seducente, che molti uomini si augurerebbero di incontrare in carne ed ossa.

Domanda: e allora? Anche l’Italia è per caso stata abbandonata dalla Nato, con tempestivo arrivo delle truppe talebane? Siamo stati forse annessi all’Afghanistan? E se così non è, a cosa dobbiamo certe levate di scudi, che immaginiamo assai gradite a qualche mullah? Queste, si badi, non sono domande polemiche. Sono invece dubbi veri dinanzi a reazioni fuori dal mondo, di certo fuori dal mondo occidentale. Non resta quindi che augurarsi che non solo la bronzea spigolatrice di Sapri resti al suo posto, ma che sia cinta, protetta, elevata come simbolo oltre i confini della provincia di Salerno e della stessa Campania. Abbiamo, signori, una nuova statua della libertà.

Giuliano Guzzo

Riguardo l'autore

giulianoguzzo

Classe 1984, vicentino di nascita e trentino d’adozione, mi sono laureato in Sociologia e Ricerca Sociale (110/110) con una tesi di filosofia del diritto. Sono giornalista, sono caporedattore del mensile Il Timone e scrivo per il quotidiano nazionale La Verità, fondato e diretto da Maurizio Belpietro. Collaboro inoltre con Notizie ProVita.