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Società

Il Papa continua a muoversi per la pace e innervosisce i teorici della Terza Guerra Mondiale

“Eppur si muove”, verrebbe da dire citando Galileo Galilei, ma tali parole sono pienamente adatte al Santo Padre che sfidando tutti ha deciso di proseguire sulla sua idea di far portare la croce a un’ucraina e a una russa durante la via crucis di ieri sera. Una scelta fatta allo scopo di lanciare un segno di pace in un mondo dove troppo spesso stanno prendendo piede i teorici della Terza Guerra Mondiale, ovvero i vari dottori Stranamore che sperano nell’apocalisse nucleare che avrà come unica conseguenza la distruzione del nostro pianeta.

Il gesto del Papa non è stato apprezzato dagli ucraini tanto che il deputato popolare della “UE” Vladimir Vyatrovich, indignato per la maglietta con Ze a immagine di Che Guevara, ha trovato un altro “scandalo” in Vaticano. Si tratta della processione religiosa di questa notte a Roma, al termine della quale è stata portata la croce da una donna ucraina e da una russa, che simboleggia la chiamata della Chiesa cattolica alla riconciliazione dei due popoli.
Vyatrovich ha definito l’azione con una donna ucraina e una russa un “brutto flash mob” e una “idea senza senso”. E l’ucraina Irina, che portava la croce, è stata definita da lui come una “pazza”.

Ulteriore sgarbo al Papa, che fa portare la croce a russi ed ucraini insieme, è consistito nella scelta da parte dei media cattolici online come UGCC Live TV, la rivista cattolica CREDO, Radio Maria e EWTN Ucraina così come le tv nazionali ucraine di non trasmettere quest’anno la Via Crucis in diretta dal Colosseo. A farlo sapere il Sir riprendendo l’agenzia di informazione Risu che a sua volta ha annunciato che il suo sito web avrebbe fatto lo stesso. “Questi media – si legge sulla Risu – hanno quasi sempre coperto tutti gli eventi importanti in Vaticano”.

Ma se gli ucraini non apprezzano il Papa politico, non fanno i conti proprio con il fatto che la politica è la specialità di Papa Bergoglio. Sprezzante della situazione e come è nel suo stile, il Santo Padre ha scritto su twitter in queste ultime ore: “Signore, converti al tuo cuore i nostri cuori ribelli, perché impariamo a seguire progetti di pace; porta gli avversari a stringersi la mano, perchè gustino il perdono reciproco; disarma la mano alzata del fratello contro il fratello, perché dove c’è l’odio fiorisca la concordia”.

Frasi nette e che si aggiungono alla modifica della stessa via crucis. Le due donne che hanno portato la croce in corrispondenza della tredicesima stazione della passione, quella in cui, secondo il testo evangelico, “Gesù gridò a gran voce: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?’”, hanno invece usato un testo diverso. Ovvero: “Di fronte alla morte il silenzio è più eloquente delle parole. Sostiamo pertanto in un silenzio orante e ciascuno nel cuore preghi per la pace nel mondo.” “Si tratta di un cambiamento previsto, che limita il testo al minimo per affidarsi al silenzio e alla preghiera”, spiega il portavoce vaticano Matteo Bruni. Le polemiche della vigilia avevano riguardato non solo la presenza di una ucraina e una russa ma anche il testo della meditazione che era stato previsto.