Il fenomeno di “Free Park” sta scuotendo la città di Roma, generando divisioni e discussioni tra i cittadini. Chi è questo giustiziere delle auto in sosta selvaggia che punisce i trasgressori imbrattando i loro veicoli con scritte giganti?
Conosciuto con il nome di “Free Park”, questo individuo agisce di notte, scegliendo automobili che sono state parcheggiate in violazione delle regole, come sui posti riservati ai disabili o in maniera pericolosa per la circolazione stradale. Utilizzando scritte cubitali ben visibili, “Free Park” vuole far riflettere i trasgressori sulle norme e sul rispetto degli spazi pubblici.
La sua azione è stata registrata principalmente nella zona Est di Roma, nel quartiere Tuscolano-Quadraro. Inizialmente, un SUV bianco è stato preso di mira per aver occupato uno spazio riservato ai disabili. Successivamente, una Mazda Mx-30 blu è stata punita – così come riporta il Fatto Quotidiano – per aver parcheggiato in maniera irregolare e ostacolando il traffico.
Tuttavia, questa forma di giustizia spontanea ha sollevato polemiche. C’è chi lo difende, ritenendo che “Free Park” stia svolgendo un servizio per la comunità, educando gli automobilisti indisciplinati. D’altra parte, ci sono coloro che condannano la sua azione, sottolineando che vandalizzare le automobili altrui è comunque un illecito.
Uno degli automobilisti colpiti da “Free Park” si è difeso, sottolineando che la scelta del parcheggio non era stata volontaria. Ha spiegato che la sua auto era parcheggiata “a spina di pesce”, seguendo il modello di parcheggio degli altri veicoli, anche se leggermente sul marciapiede. Egli ha sottolineato che ora le persone credono erroneamente che lui sia abituato a parcheggiare sui posti riservati ai disabili, creandogli un danno reputazionale ingiusto.
La Polizia Locale sta indagando su questi atti di vandalismo e sta cercando di identificare “Free Park”. Se trovato, sarà sottoposto alle giuste conseguenze. Tuttavia, questo caso solleva una questione più ampia: se la civiltà fosse più diffusa tra i cittadini e le istituzioni più efficienti nel fare rispettare le regole, figure come “Free Park” non avrebbero motivo di esistere.
La storia di “Free Park” ci invita a riflettere sull’importanza del rispetto per le regole e per gli spazi pubblici. Mentre alcuni possono apprezzare il suo tentativo di educare gli automobilisti infrattori, è importante ricordare che la legge e le istituzioni sono deputate al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Vandalizzare le automobili altrui non è una soluzione accettabile e non può sostituire l’applicazione delle leggi. Speriamo che questa situazione possa portare a una maggior consapevolezza e rispetto delle norme stradali da parte dei cittadini.