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Economia

Aumenta l’uso dello smartphone per i pagamenti all’estero

Il modo di viaggiare dei turisti italiani è cambiato notevolmente dopo la pandemia, come evidenziato dall’ultimo Global Travel Intentions Study di Visa. Lo studio rivela che il 42% dei turisti italiani utilizza lo smartphone per pagare durante i viaggi all’estero, indicando una crescente adozione di soluzioni di pagamento digitali. Questo trend riflette il cambiamento delle abitudini di pagamento, con sempre più persone che preferiscono evitare l’utilizzo del contante.

Un’altra tendenza rilevante emersa dallo studio è la crescente consapevolezza ambientale dei viaggiatori italiani. Il 55% degli intervistati ha cercato attivamente opzioni di viaggio più sostenibili, focalizzandosi sull’alloggio, la mobilità, il comportamento di acquisto e i voli con minori emissioni di carbonio. Questo indica un’attenzione sempre maggiore verso l’impatto ambientale del proprio modo di viaggiare e una ricerca di alternative sostenibili.

“Gli italiani sono sempre più digitali e attenti all’ambiente, anche quando viaggiano all’estero”, ha dichiarato Stefano Stoppani, Country Manager di Visa in Italia. Visa è impegnata nel contribuire a una crescita sostenibile e inclusiva, collaborando con clienti e partner per integrare la sostenibilità nell’ecosistema dei pagamenti e supportare le scelte sostenibili dei titolari di carta e delle imprese.

La ripresa del turismo è guidata in particolare dalla Generazione Z, che viaggia più spesso della media dei viaggiatori, con l’avventura come motivo principale. Inoltre, viaggiatori altospendenti hanno effettuato un numero di viaggi di piacere superiore alla media, con lo shopping come ragione principale.

Le principali destinazioni per i turisti italiani sono state la Francia, la Spagna e il Regno Unito, con una permanenza media di 7 giorni. I mesi di agosto/settembre e dicembre sono i periodi più ricercati per il turismo all’estero. Per i prossimi 12 mesi, gli italiani hanno in programma cinque viaggi in media.

La flessibilità è diventata una caratteristica distintiva ereditata dal periodo pandemico, con il 65% degli italiani che preferisce organizzare i propri viaggi fai-da-te anziché affidarsi a pacchetti turistici. Questo permette loro di avere un maggiore controllo e autonomia nell’organizzazione dei viaggi, soprattutto in caso di cambiamenti dell’ultimo minuto. Inoltre, il 40% dei viaggiatori è disposto a pagare un prezzo più alto per godere di una maggiore flessibilità in caso di modifiche ai propri piani.

Lo studio Global Travel Intentions 2023 è stato condotto su un campione di 40.000 intervistati in 37 mercati in tutto il mondo, tra cui l’Italia. La ricerca ha coinvolto coloro che hanno viaggiato all’estero per il tempo libero nell’ultimo anno e intendono viaggiare per svago nei prossimi 12 mesi. Il campione italiano coinvolto nella ricerca è stato di 1.127 individui. Lo studio si è svolto tra aprile e giugno 2023.