Sofia Goggia ha riportato lo sci italiano in cima alla lista delle grandi bellezze: campionessa bergamasca ha intrattenuto per oltre un’ora una sala stracolma di pubblico raccontando i suoi successi e la sua storia di atleta. Protagonista assoluta della mattinata si è presentata a Trento presso Il festival dello Sport nell’incontro “L’Arte di vincere”, assieme ad Urbano Cairo, presidente e amministratore Delegato RCS MediaGroup, e al vicedirettore vicario della Gazzetta dello Sport Gianni Valenti.
Nella seconda parte dello spettacolo, nel primo pomeriggio, è stata in Piazza Duomo al Meet and Greet GOGGIA, ORIGONE E PARIS, anche se in realtà per ben due ore è stata al centro dell’interesse della stampa presso lo stand Audi, dove si è dedicata a una lunghissima serie di interviste, un numero ampio di selfie e di autografi e in generale uno spettacolo molto partecipato anche da parte del pubblico.
Lo sci, come è stato in passato, ai tempi di altri grandissimi campioni, porta con sé tutto un mondo a parte, quel mondo che Sofia, in qualche modo, riesce a smuovere e che trasversalmente mette d’accordo tutti. La discesa libera e lo sci olimpico sono delle discipline che piacciono molto, per questo avere una campionessa italiana è un grandissimo fatto di orgoglio nazionale per persone di tutte le età.
L’incontro è stato scansionato secondo una lista di argomenti parole chiave, proposti da Gianni Valenti: Opportunità, Radici, Squadra, Limiti e Generazioni. Su questi argomenti si sono sviluppati i talk che hanno mescolato due punti di vista e fatto emergere due aspetti diversi di mestieri attinenti.
Avevo quattro anni e già sognavo di diventare una campionessa di sci
Anche secondo Sofia Goggia, come per molti altri atleti che hanno preso parte al Festival dello Sport, i giovani, oggi, hanno moltissime opportunità di sviluppare il loro talento. Non mancano le occasioni e moltissimi in qualche modo emergono. I suoi fans sono di tutte le età, dai bambini agli anziani, ma specialmente sono tantissimi. MC